Aggressione a capotreno a Lodi, condannata una donna per lesioni

SUL PASSANTE S1 La sentenza in primo grado: pena di 10 mesi di reclusione con sospensione condizionale subordinata al risarcimento dei danni

Treni e sicurezza, oggi sembra un’emergenza, ma certe situazioni si verificano da tempo. H.R.J.V., 29 anni, originaria del Perù, incensurata, è stata condannata a 10 mesi di reclusione, per aver messo le mani addosso ai due dipendenti di Trenord, che l’avevano denunciata per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio risale al 18 giugno del 2022, sul treno del passante S1 in arrivo da Milano al capolinea di Lodi, e ieri, 20 ottobre 2025, è arrivata la sentenza di primo grado, con sospensione condizionale della pena subordinata al risarcimento dei danni lamentati dalle due vittime, con una provvisionale di 500 euro per il macchinista e di 1000 per la collega capotreno, una donna. I due si erano infatti costituiti parte civile contro la donna che li aveva aggrediti sul lavoro.

Il difensore Susanna Magrini di Lodi ha evidenziato alcune contraddizioni nella ricostruzione dei fatti, e che il macchinista, pur refertato al pronto soccorso, non avesse avuto alcuna prognosi. La 29enne, di ritorno secondo la difesa da una giornata di lavoro, su una delle ultime corse della giornata, si sarebbe sentita prigioniera del convoglio, che sembrava aver già chiuso tutte le porte, e forse anche per questo si era agitava. Secondo quanto emerso, avrebbe tirato per i capelli la capotreno, facendola anche sbattere contro un finestrino, portando il collega macchinista a immobilizzarla per le braccia per impedire conseguenze peggiori. I due avevano allertato le forze dell’ordine, che avevano identificato la passeggera, quindi, dato che nel frattempo la donna era tornata alla calma, avevano raccolto la querela e proceduto a piede libero.

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Il problema delle aggressioni al personale sui treni è ormai una costante delle cronache: un mese fa uno degli episodi più gravi, con un dipendente Trenord finito d’urgenza in ospedale, dalla stazione di Lodi, per un calcio nelle parti basse sferrato da un uomo che pretendeva di viaggiare gratis, mentre lo scorso anno a Ospedaletto Lodigiano due giovani, anche loro senza biglietto, avevano tramortito un altro capotreno scagliandogli un pezzo di cemento sulla testa.

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