
Al Bassi è cominciato ieri mattina il primo anno scolastico senza registri, tutti “dematerializzati” nei computer degli insegnanti e nei server della scuola. E il tesserino con codice a barre (badge) che identifica ogni studente e che deve essere utilizzato ogni mattina all'ingresso per informare la scuola della propria presenza, passandolo su uno dei totem elettronici agli ingressi, è solo una parte della rivoluzione che interessa un numero crescente di scuole superiori del Lodigiano. Oltre alle assenze, gestite automaticamente con i badge, anche voti, valutazioni e orari degli insegnanti, tutti muniti di password personale, sono gestiti dal registro elettronico Mastercom, un applicativo che permette anche di informare i genitori via Sms. Tutte le classi del triennio sono dotate di lavagna elettronica, per quelle dei biennio i professori utilizzano invece terminali più tradizionali, e due classi terze pilota, la E Informatica e la H ”Erica”, hanno tutti gli studenti dotati di I.-Pad pagato dalla Regione e affidato in comodato gratuito: via wi-fi possono acquisire i contenuti delle lavagne elettroniche e i libri non ci sono più. sono tutti e-book che vengono acquistati dagli studenti e scaricati per posta elettronica. «Abbiamo studiato anche sistemi anti-furbetti, per evitare ad esempio che uno studente affidi il proprio tesserino a un amico per bigiare - spiega il preside Corrado Sancilio -: sul display dei docenti i nominativi degli assenti vengono evidenziati in rosso e in caso di discordanze il tradizionale appello permette di informare i vertici della scuola dell'anomalia». Lo stesso software, che aveva debuttato lo scorso anno all'Itis Volta, da questi giorni è pienamente operativo anche al Pandini di Sant’Angelo e all'Itis Cesaris di Casalpusterlengo.
«Ho conosciuto la scuola ai tempi del calamaio e della carta assorbente - conclude Sancilio, 62 anni -, ora l'informatica è una sfida per tutti. Ma è un treno che non si può perdere, e questo è il futuro: io sono resistente ai computer, all'idea di studiare su uno schermo, ma devo ammettere che le lezioni con l'I-Pad sono affascinanti e ricche di potenzialità. Valuteremo sicuramente l'efficacia didattica degli I-Pad, ma sono fiducioso». Gli studenti possono accedere a Internet, ma la rete della scuola è protetta: c’è una serie di siti, compreso Facebook, bloccati da un “firewall”.
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