
«Alla Muraglia viviamo in una gabbia»
Sotto accusa la barriera all’ingresso (lì da un anno) e gli ascensori
n Una “barriera” all’ingresso che esiste da oltre un anno, ascensori che funzionano a singhiozzo e difficili condizioni di manutenzione. Si alza il grido di protesta degli inquilini del condominio Aler di viale Pavia, l’enorme edificio di San Fereolo meglio conosciuto come “Muraglia”. Sono gli stessi sindacati e rappresentanti degli abitanti a prendere posizione. «La situazione è problematica, occorrono interventi in zona - afferma Franca Calabretta del Sunia - Si era parlato di un progetto di ristrutturazione, ora la speranza è che possa essere avviato il prima possibile».
Ancora più incisivo Enrico Bosani, esponente politico della Federazione della sinistra e promotore di un comitato di residenti: «Il condominio di viale Pavia è ingabbiato ormai da mesi, ci sono infissi in cattivo stato, impianti tutti da rifare. La struttura è ormai vetusta e molto usurata. Serve davvero un’opera di riqualificazione urgente. Così non si può andare avanti». Lo stesso Bosani ha poi chiamato in causa direttamente la regione Lombardia: «È arrivato il momento di fare una seria riflessione: non è possibile che le case popolari vengano sostenute quasi esclusivamente dagli affitti degli inquilini. È ora che la regione, che è il proprietario di quegli immobili, cominci a fare investimenti per migliorare quegli edifici. L’azienda lombarda di edilizia residenziale è solo il gestore».
Intanto nelle ultime settimane non sono mancate le segnalazioni da parte degli inquilini, che a più riprese hanno segnalato i disagi. In particolare è stato evidenziato che nella scala “C” l’ascensore risulterebbe più volte fuori uso, causando non pochi problemi agli utenti degli ultimi piani. «Sono costretta a muovermi sulle stampelle e fare le scale diventa difficile. Sono venuti più volte dei tecnici per aggiustare l’ascensore, ma ogni due o tre giorni è guasta», riferisce un’inquilina.
La situazione è sotto stretta osservazione da parte dell’Aler di Lodi e del suo direttore Luca Rocchetti. In particolare i ponteggi che si notano all’accesso del cortile sono dovuti a questioni di sicurezza, per il rischio di distacchi di rivestimenti di facciata. Ripetuti sono stati invece gli interventi messi in campo dall’azienda nell’ultimo periodo per la manutenzione degli ascensori e altri lavori, nello specifico nelle scale A, B, C, E. Le spese in questo caso hanno anche raggiunto la somma di circa 8mila euro. L’obiettivo è ora quello di realizzare un progetto di riqualificazione energetica di tutto l’edificio, che consentirebbe di conseguire notevoli risparmi in bolletta. Si tratta del rifacimento di tutte le facciate dell’immobile, mediante la posa di un rivestimento isolante, poi la sostituzione dei serramenti e la posa di impianti ad alto rendimento. Un piano costoso per cui Aler sta attendo di mettere insieme i fondi necessari, in modo da trasformare un edificio degradato in un condominio eco-compatibile.
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