Allarme droghe leggere

La questura segnala un incremento sul territorio

delle sostanze “leggere”, Castelvecchio avverte:

«Ormai abituali anche i mix di cocaina ed eroina»

«Stiamo assistendo a un forte aumento della presenza di marijuana e altre droghe nel Lodigiano». È l’allarme che viene lanciato dalla questura a margine dell’operazione che lunedì ha portato all’arresto di un 18enne di Pieve che nascondeva sull’Apecar e in casa più di un etto di “fumo”. «Dai controlli che facciamo ogni giorno in città e dai risultati delle indagini emerge un forte aumento della diffusione della droga, soprattutto marijuana e hascisc» sono le parole del vice questore aggiunto Angelo Di Legge. «Il motivo non lo conosciamo, forse una riduzione dei prezzi, in ogni caso continuiamo a tenere la situazione sotto controllo».

Un dato che viene confermato anche da Peppo Castelvecchio, fondatore della comunità di recupero “Il Pellicano” di Castiraga Vidardo. «Purtroppo è vero, di “fumo” ne gira sempre di più - spiega -, i ragazzi cominciano a farne uso già alle scuole medie. Si sta abbassando la guardia e lo spinello non viene più percepito come un pericolo. Se da una parte un uso sporadico può non essere più dannoso di una bevuta, è anche vero che è più facile farsi prendere la mano e non capire quando è il momento di smettere. Quando parlo con i ragazzi - aggiunge Castelvecchio - sottolineo questo bisogno di aggregazione attraverso lo spinello, non si è più capaci di stare insieme se non alterando l’umore». La cannabis quindi sarebbe in forte aumento, anche se dati precisi, ovviamente, non ce ne sono, così come in aumento sarebbe anche la diffusione della cocaina con un “ritorno” dell’eroina utilizzata quasi come “calmante”. «La cocaina porta su, dà euforia - aggiunge Castelvecchio -, e l’eroina viene usata per compensare questo effetto. Sembra sia diventata una cosa quasi abituale, ma questo porta a creare dei mix che possono essere molto pericolosi. Senza contare chi si fa di pasticche e altre sostanze sintetiche. Purtroppo rispetto al passato sono pochi quelli che si sentono “dipendenti”, perché non si bucano più. È rimasta l’idea che il drogato è quello che si buca. Sia per paura dell’Aids che di un’overdose questa pratica è diminuita moltissimo, la maggior parte dei giovani che arrivano qui usano tutte le sostanze, anche pasticche e altro, ma difficilmente si sentono dipendenti».

Nelle ultime settimane la polizia ha intensificato i controlli. Oltre al 18enne fermato lunedì diverse persone sono state sorprese in possesso di hascisc o marijuana, sia al terminal bus che nei parchi pubblici. Per i consumatori c’è la “segnalazione” al prefetto, mentre per chi viene trovato in possesso di quantità che vanno oltre “l’uso personale” c’è la denuncia o l’arresto per spaccio. Da uno di questi controlli recenti è scattata un’indagine della squadra mobile che è tuttora in corso e che potrebbe portare a una serie di arresti.

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