Altri tre anziani truffati e derubati

Ancora in azione la banda già segnalata a Lodi diverse volte nei mesi scorsi: carabinieri e polizia hanno avviato la caccia, ma finora senza successo

Tre anziani truffati nello stesso condominio. È accaduto venerdì mattina in via Leonardo Da Vinci, in zona San Fereolo a Lodi. A farne le spese sono state due donne di 85 e 64 anni e un uomo di 95. Le vittime si sono fidate di quegli addetti del gas che hanno bussato alle loro porte e li hanno fatti entrare. E quelli si sono portati via gioielli, orologi e contanti per migliaia di euro.

I carabinieri di Lodi si stanno occupando di queste nuove razzie. Ma le indagini confluiranno probabilmente in quelle che già sta portando avanti la questura su una banda che ha già colpito parecchie volte in città, anche con lo stratagemma utilizzato venerdì.

I due truffatori, quindi, arrivati in via Da Vinci, si sono presentati alla porta di una donna di 85 anni dicendo di dover fare controlli, non meglio precisati, relativi all’impianto del gas. Così sono entrati. Uno di loro è andato in camera da letto e ha preso tutti i gioielli.

Sempre con un atteggiamento molto gentile, che ha “conquistato” la fiducia della donna, questi hanno chiesto se non ci fossero nel condominio altri anziani che potevano avere bisogno di aiuto. Così la donna li ha portati alla casa di un 95enne. Vedendo la vicina di casa, questo non si è insospettito di nulla e ha fatto entrare lei con i due sconosciuti. Da questa seconda casa sono spariti alcuni orologi e 500 euro in contanti.

Infine i due, consigliati dalle loro vittime, sono andati anche da una donna di 64 anni e anche lì, senza che nessuno si accorgesse di nulla, si sono presi i gioielli.

Ultimato anche l’ultimo furto i malviventi hanno deciso di andarsene. Solo quando sono rimasti soli, gli anziani hanno capito quello che era successo. Tutti e tre erano stati derubati.

A San Fereolo sono arrivati i carabinieri. Gli ammanchi ammontano a migliaia di euro.

Le vittime erano sconvolte e sotto shock. Alcune di loro sono anche scoppiate in lacrime per l’umiliazione subita. Per questo erano anche molto confuse e così non hanno saputo fornire informazioni utili su quelle persone, a parte un’indicazione generica sull’altezza. Il sospetto comunque delle forze dell’ordine è che ad agire sia la solita banda di truffatori già segnalata decine di volte in città. Gli ultimi colpi risalgono solo a gennaio, in via Sforza (con l’anziana che si è sentita male ed è finita in ospedale) e in via Lago Maggiore. Su questo la squadra mobile della questura ha avviato indagini serrate e di recente il questore Vito Ciriello ha promesso che a breve si potrà arrivare a una svolta.

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