Anche il Lodigiano ha scelto Bersani
L’appoggio di Guerini a Renzi non ha cambiato gli equilibri
n Nessuna sorpresa è uscita dalle urne del ballottaggio: il Lodigiano si conferma “bersaniano”, il fatto che uno degli uomini di punta del Pd (Lorenzo Guerini, naturalmente) si sia schierato per il rottamatore non ha cambiato nel territorio gli equilibri della competizione. Il risultato della sfida Renzi-Bersani rispecchia fedelmente quello nazionale: oltre il 60 per cento l’ex ministro piacentino, al 40 per cento il sindaco di Firenze.
Questa volta si sono presentati al voto per partecipare alle primarie del centrosinistra 9.320 cittadini, una partecipazione leggermente inferiore rispetto al primo turno, che invece aveva visto 10.150 elettori, per un totale di oltre 50 seggi disseminati in tutta la provincia e circa 400 volontari in campo per occuparsi dell’organizzazione.
Tra i due sfidanti c’è uno scarto di quasi 2mila voti, 1.955 per l’esattezza: il segretario nazionale Pd ne ha incassati 5.633, il rottamatore 3.678. Al primo turno, quando sulla scheda c’erano anche i nomi di Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci, la distanza tra i due candidati si aggirava sui mille voti. Nel corso della settimana si è fatto sentire anche l’appello di Sel, che attraverso la coordinatrice Roberta Morosini ha invitato i sostenitori di Vendola a “dirottare” il voto verso l’ex ministro.
Bersani ha stravinto in tre Comuni: a Tavazzano e Valera, dove è riuscito addirittura a raggiungere e superare l’80 per cento dei consensi, e a Bertonico, dove è arrivato al 78 per cento. Il politico piacentino è sempre riuscito a superare la soglia del 50 per cento, a eccezione di alcuni casi: Castiglione, Cavacurta, Merlino, San Fiorano e Santo Stefano, dove invece Renzi spopola. Il risultato migliore del rottamatore si è raggiunto a a Santo Stefano, con il 67,21 per cento dei consensi.
A Lodi il candidato toscano ha avuto la meglio solamente nella zona del centro storico: 51,91 per cento dei voti contro il 48,09 per cento dell’avversario. Tutto sommato Renzi ha incassato più consensi a San Bernardo, nonostante Bersani sia sempre in vantaggio, infatti, il sindaco di Firenze è riuscito a raccogliere più del 40 per cento dei voti. In tutti gli altri quartieri, dalla città bassa a San Fereolo passando per le Fanfani, il distacco rispetto a Bersani è abissale: 30 contro 60 per cento.
Mauro Soldati, segretario provinciale del Pd, fin dall’inizio ha sostenuto Bersani ma la sua soddisfazione non arriva solamente dal responso delle urne: «È stata una fatica incredibile, questi sono stati due mesi pieni di impegno - commenta -. Queste primarie, inoltre, hanno dimostrato di essere un confronto vero».
Il Pd non ha intenzione di riposarsi, questa sera alle 21, infatti, presso la sede di via Gandini a Lodi, si terrà un incontro aperto al pubblico e destinato a tutti coloro che hanno intenzione di sostenere la corsa di Umberto Ambrosoli per la conquista del Pirellone. In ballo c’è anche questa sfida.
Greta Boni
© RIPRODUZIONE RISERVATA