Ancora furti nelle scuole

Tre colpi nelle scuole in una sola notte, dalla Bassa a Lodi. Le scorribande sono avvenute tra le 19 e le 21 di venerdì. Nel mirino le macchinette di merendine e bibite degli istituti Cesaris di Casalpusterlengo, dell’Ipsia di Codogno e della succursale del Bassi in via Papa Giovanni XXIII a Lodi. A Casalpusterlengo i ladri hanno fatto irruzione forzando una delle porte antipanico, quindi hanno spaccato quattro distributori più il cambiamonete riuscendo a portarsi via 2mila euro. Il danno alle macchinette ammonta invece a 6-7mila euro. L’allarme antifurto è entrato in funzione ma la banda ha portato comunque a termine il blitz e si è dileguata facendo perdere le tracce. All’arrivo delle forze dell’ordine in viale Cadorna, erano rimasti soltanto i cassetti svuotati delle monetine e delle banconote. E sorpresa, non soltanto quelle dei distributori del Cesaris, ma anche dell’Ambrosoli a Codogno. Non vi sono dubbi infatti che a compiere i due blitz siano stati gli stessi malviventi: prima hanno colpito a Codogno e poi si sono spostati a Casalpusterlengo. All’Ipsia si sono portati via direttamente le cassette contenenti i 500 euro circa in monete da 1-2 euro più le banconote da 5 e 10 euro. E per svuotarli hanno fatto tappa al Cesaris, dove avevano evidentemente già deciso di ripetere la razzia. Poi sono entrati anche lì e hanno spaccato i distributori. Il danno alle macchinette dell’Ambrosoli ammonta a 3-4mila euro. Altro posto stessa storia. Quasi contemporaneamente al doppio colpo nella Bassa andava in scena infatti il terzo, nella succursale dell’istituto Bassi in via Papa Giovanni XXIII a Lodi: dieci i distributori saccheggiati per un bottino di 2mila euro in monete e un danno di 7-8mila. Capire da dove siano passati i ladri qui è più difficile, ma il sospetto è da una delle finestre a scorrimento. Senza faticare. Certo invece è che non possano essere loro gli autori dei due furti nella Bassa, troppa la distanza e troppo poco il tempo per riuscire a spostarsi da un posto all’altro nel giro di un’ora. La serata ha presentato un conto salato per la ditta Giacomo Bruschi proprietaria delle macchinette di tutti e tre gli istituti scolastici: a conti fatti il danno ammonta a 20mila euro e l’ammanco a 5mila.

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