Ancora una giornata “a vuoto” per le ricerche di Mario Regali, l’88enne residente in via San Giacomo a Lodi scomparso nel nulla martedì notte.L’attenzione dei soccorritori si è concentrata fin dal primo giorno sul fiume Adda, dove in passato l’uomo aveva già tentato di togliersi la vita. E così anche ieri sono tornati al lavoro i sommozzatori dei vigili del fuoco di Como insieme alle squadre del comando di Lodi, mentre l’elicottero è tornato a sorvolare il corso del fiume dopo un giorno di “stop”. Tutte le operazioni sono state coordinate dall’Ucl, l’unità mobile che sostituisce la centrale operativa nei casi di emergenza.Le ricerche quindi sono riprese ieri mattina poco dopo le sei, alle prime luci dell’alba, ma alle 19 sono state di nuovo sospese: troppo rischioso proseguire con il buio. Per tutto il giorno i gommoni dei vigili del fuoco con l’aiuto della protezione civile e della Croce rossa hanno perlustrato le sponde del fiume, scendendo fino a Pizzighettone e risalendo poi la corrente. I sommozzatori invece si sono immersi di mattina a valle della cascata nei pressi dell’isolotto Achilli, poi anch’essi si sono spostati in altre località. Ma purtroppo l’acqua torbida e il suo livello alto di questi giorni, a causa delle piogge, non hanno agevolato le ricerche.L’unico indizio, per il momento, è il bastone dell’anziano, riaffiorato dalle acque del fiume già martedì pomeriggio, nel primo giorno delle ricerche, fra Lodi e Cavenago. È stato mostrato al figlio di Mario Regali, che lo ha riconosciuto come quello del padre. Ma da quel momento in poi non è stata trovata più nessuna traccia dell’anziano.Le ricerche comunque vanno avanti. Anche questa mattina, per il quarto giorno consecutivo, i vigili del fuoco scenderanno ancora in Adda per scandagliare il fondale e le rive.
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