Aperto il cantiere della Lodi Murata, «un momento atteso da 25 anni»
Al Castello posate le impalcature per la messa in sicurezza dell’area, poi inizieranno le opere vere e proprie
Il viaggio, nella mente e nel cuore di chi da 25 anni sogna tutto questo, è già delineato, nei minimi dettagli. Da dove entreranno i turisti innamorati della storia, e curiosi di scoprire il passato miliare della città; come sarà l’esperienza di chi varcherà le soglie dei percorsi nella “pancia” di Lodi, guidati da Ciceroni esperti a piccoli gruppi, scelta che nulla a che fare con il Covid, ma semplicemente con la volontà di regalare un’esperienza suggestiva a chi vivrà la Lodi Murata. Entrano nel vivo le operazioni di recupero di una parte, ai più inedita, del patrimonio storico e architettonico della città di Lodi, quella dei percorsi della Lodi sotterranea. Il segno tangibile del via alle operazioni di recupero è ben visibile a chiunque si avvicini a quell’angolo di città tra piazza Castello e l’Isola Carolina, con i ponteggi posati in questi giorni alle fiancate del Castello. Il cantiere di restauro conservativo e recupero del bene - finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - avrebbe dovuto partire nel gennaio scorso, ma lo tsunami Covid ha inciso anche qui. E solo in estate si era potuto vedere finalmente i primi operai all’opera nei fossati del Castello, per le operazioni preliminari allo svolgimento poi delle opere vere e proprie, che consentiranno a cantiere concluso di rendere visibile - e percorribile - un tratto dei camminamenti sotterranei e delle segrete del Castello. Allestito in questi giorni il ponteggio su una parte dell’antico maniero e fortezza militare della Lodi che fu, che permetterà alle operazioni di recupero - che hanno un valore complessivo di 900mila euro - di entrare nel vivo, con la supervisione dell’ingegner Maurizio Clarizia, responsabile del procedimento.
«Oggi è iniziata la messa in sicurezze delle aree di lavorazioni e subito dopo prenderanno il via le opere, un momento che aspettiamo da 25 anni - spiega non senza emozione Sandro De Palma, tra i fondatori dell’associazione Lodi Murata, di cui oggi è segretario, insieme a Giorgio Granati, oggi presidente, ed Ernesto Carinelli -: opere che saranno di riordino degli ambienti, di restauro conservativo e filologico, ma saranno effettuati anche degli scavi in alcuni ambienti per riaprire dei passaggi e per ispezionare nuovi spazi e soprattutto si andranno a creare tutti i passaggi per la fruizione del bene dal pubblico». Ergo la posa di pedane per i camminamenti, di impianti di sicurezza e di illuminazione, la posa di totem informativi e di sistemi di controllo di tutti gli accessi, che saranno contingentati per permettere un’esperienza di fruizione ricca di storia e suggestiva. Tre saranno poi gli accessi individuati per i turisti – uno da piazza Castello, uno dal fossato collegato all’isola Carolina e uno dalla palazzina liberty in via Acquedotto – e potranno così dar modo a più gruppi di accedere, seguendo poi i percorsi di visita. Il “sogno” diventerà realtà nel 2021, considerato che la durata delle opere è stimata in un anno di lavori, quando sarà possibile rivivere una pagina di storia importante della città.
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