In futuro gli interventi che riguardano il tribunale di Lodi siano discussi con gli uffici giudiziari, con l'avvocatura e con gli enti locali. È l’appello inviato ieri al ministero della Giustizia e firmato dal presidente del tribunale Ambrogio Ceron, dal procuratore della Repubblica Vincenzo Russo, dal presidente dell’ordine degli avvocati Giorgio Bottani e dal coordinatore del giudice di pace Giuseppa Crisafulli. «Molteplici, complessi, e purtroppo contraddittori, sono stati gli interventi» si legge nel documento congiunto, che sottolinea la ripetuta mancanza di confronto con il livello locale. Recentemente il governo ha modificato la riforma della geografia giudiziaria, facendo ritornare sotto la competenza del tribunale di Milano i 21 comuni della giurisdizione di Cassano d’Adda, che da settembre erano invece passati sotto la competenza di Lodi. Un dietrofront che «prelude a ulteriori e possibili interventi nei confronti degli uffici giudiziari di Lodi», in vista dei quali dal tribunale si alza di richiesta di un confronto.
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