Ci sono volute sei pattuglie e l’intervento per quattro volte del “118” per gestire l’ultimo arrivo di profughi in città. Il gruppo, composto da 12 stranieri, ha creato infatti qualche problema agli agenti della questura nelle fasi di identificazione con il rilievo delle impronte digitali. Per evitare la proceduta molti di loro hanno simulato malori o si sono procurati delle ferite.
© RIPRODUZIONE RISERVATA