
Auto, il colosso dell’usato sbarca a Lodi
Bca Italia arriva a San Grato e vale già 20 posti di lavoro
In questo momento ci sono oltre 400 veicoli d’occasione pronti da acquistare in tutta Europa. Sicuramente solo una piccola frazione del totale disponibile, ma consideriamo che questa fetta è tutta in mano alla British Car Auction, in sigla Bca, società fondata nel 1946 in Inghilterra, che nel 2011 ha venduto un milione di vetture di seconda mano in tutto il continente, dove ha numerose filiali. Precisamente, le ha battute all'asta, via Internet ma sempre più spesso facendole sfilare in passerella davanti ai compratori, che se le contendono in pochi secondi a suon di rilanci. Bca le auto non le compra né le vende, «mettiamo solo in contatto domanda e offerta, in cambio di una quota fissa, minima. Non speculiamo, rendiamo efficiente il mercato», spiega Armando Mastrapasqua, direttore di Bca Italia. Da qualche settimana la sede unica per il BelPaese di Bca Italia è alle porte di Lodi, a San Grato, per poco in comune di Montanaso Lombardo, a fianco della Varom e di Fiat Lazzari. «Due anni fa avevamo aperto a Parma - aggiunge Massimo De Benedictis, milanese, responsabile della logistica - ora ci siamo trasferiti a Lodi. Al momento gli addetti sono 20, 5 dei quali lodigiani neo assunti. E ci espanderemo». Perchè in Italia Bca è al secondo posto nel settore, «che è quello delle vendite tra operatori commerciali, business to business - spiega Mastrapasqua -. Il privato non può acquistare da noi: rileviamo grossi lotti, da società di autonoleggio, di leasing, da case automobilistiche. Ci serviva una sede vicina a Milano, questo spazio di Lodi ci è piaciuto: per la viabilità, perché è facilmente raggiungibile anche dai numerosi compratori esteri, e anche per il servizio di sorveglianza». E a tempo record è stata allestita la sala con il banco del battitore d'asta (con martello e disco in legno, all’inglese), la tribuna dei compratori e la passerella delle auto. Il guadagno per Bca è fisso, 10 euro a vettura (altri 8 vanno pagati per il lavaggio), a ogni asta ne vengono proposte almeno un centinaio e mediamente il 35 per cento trova un compratore. «In Francia abbiamo aperto anche ai privati, qui in Italia per ora ci limitiamo ai rivenditori - spiega De Benedictis - anche per non compromettere il loro mercato. Inoltre la vendita ai privati richiederebbe una procedura di passaggio di proprietà più complessa, dovremmo strutturarci». Ovviamente in questa azienda c’è piena fiducia nell’auto usata: «I modelli di qualche decennio fa richiedevano riparazioni più frequenti - prosegue il responsabile della logistica -, ora, sdoganata l'affidabilità dell’elettronica, si producono vetture che di norma funzionano sempre bene fino a quando hanno un crollo e vanno cambiate. L’usato è la soluzione per chi deve muoversi e vuole risparmiare».
Ogni mercato ha la sua fisionomia: ad esempio si prevede che da Lodi passino molte auto che verranno poi rivendute nel Nord Europa, i commercianti del Sud Italia sono interessati alle cilindrate più alte, quelli padani vendono meglio le utilitarie con pochi chilometri. «Stiamo realizzando un autolavaggio nostro, interno, e, anche se a San Grato si trattano solo autovetture e commerciali “leggeri”, su Internet vendiamo perfino tir e trattori agricoli». E già alcuni concessionari lodigiani hanno acquistato auto da Bca a San Grato.
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