Autunno caldo per le poste: arriva la consegna a giorni alterni

In posta si preannuncia un autunno caldo: dopo l’apertura formale di un nuovo conflitto di lavoro da parte delle organizzazioni sindacali, l’ultimo confronto tra le parti si è risolto con un “nulla di fatto”. Anche per quanto riguarda la situazione del servizio in Lombardia. «Nessuno dei problemi oggetto della vertenza ha trovato risposte e soluzioni da parte dell’azienda», scrivono in un comunicato di fuoco Cgil, Cisl, Uil, Failp, Confsal e Ugl.

«Non ci hanno dato risposte - dice il segretario della Slc Cgil Benedetto Matteucci a nome delle organizzazioni -, Poste Italiane ritiene di non dover aggiustare niente. Non c’è nemmeno una soluzione per la mancanza di personale, sia allo sportello che tra i portalettere». Oltre a Matteucci, si stanno occupando della partita a livello locale Giovanna Pretini per la Slp Cisl e Francesco Blasi per la Uil Poste.

I sindacati precisano che la riorganizzazione del recapito e della logistica prosegue unilateralmente «con enormi disagi per i dipendenti e per i cittadini che si vedono recapitare la corrispondenza con insopportabili ritardi», così come i servizi e le attività negli uffici postali «vengono svolte fra mille difficoltà dovute alla carenza di personale, alle procedure farraginose e obsolete, alle pressioni incessanti di ogni sorta».

La tanto contestata consegna della corrispondenza a giorni alterni nel Lodigiano arriverà nel 2017. Secondo quanto comunicato direttamente al «Cittadino» da Poste Italiane, da gennaio quotidiani e raccomandate arriveranno nelle case e negli uffici a giorni alterni solo nei seguenti comuni: Bertonico, Brembio, Camairago, Caselle Landi, Castelnuovo, Cavacurta, Corno Giovine, Maccastorna, Meleti, Santo Stefano, Senna, Terranova e Turano. Un provvedimento che, quindi, colpirà prevalentemente la Bassa.

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