È arrivato il giorno della verità per la Baerlocher. È in programma oggi alle 14 nella sede dell’associazione industriali di Lodi l’incontro tra i sindacati del settore chimico e il consulente incaricato dalla “casa madre” tedesca di affrontare la riorganizzazione dello stabilimento di via San Colombano. Non si registrano novità dell’ultima ora e ieri i rappresentanti dei lavoratori hanno indicato che la situazione è rimasta immutata rispetto all’ultimo incontro, cioè quello di venerdì 14 ottobre.
Il confronto di oggi dovrebbe servire a fare chiarezza su almeno due fronti. Innanzitutto l’azienda dovrà comunicare ufficialmente se il rischio di chiusura dell’impianto di Lodi è scongiurata. In caso di risposta positiva, si aprirebbe comunque il problema della riorganizzazione del sito produttivo e dei tagli al personale. Per questo i sindacati si attendono che oggi il consulente della Baerlocher sia in grado di illustrare in maniera chiara quali sono le prospettive industriali del sito di Lodi che attualmente occupa 92 lavoratori.
Interesse per il piano industriale è stato espresso anche dal sindaco e dall’assessore alle attività produttive del comune di Lodi, Lorenzo Guerini e Simone Uggetti, che lunedì 17 ottobre hanno incontrato i sindacati Baerlocher.
Il problema principale per lo stabilimento lodigiano che produce stabilizzanti per Pvc rimane quello economico. Negli ultimi tre anni il sito produttivo ha chiuso in perdita a causa di una flessione delle commesse causata - hanno spiegato i vertici aziendali ai sindacati - anche dalla crisi dell’edilizia. L’incidente del gennaio 2010, che ha coinvolto il reparto liquidi, ha peggiorato la situazione. Ma l’azienda, anche dopo l’esplosione, ha scelto di restare a Lodi, investendo circa 5 milioni di euro nella parziale ricostruzione dello stabilimento. Oggi il reparto liquidi è modernissimo, quello polveri invece ha ormai qualche anno. E non manca chi osserva che un’ipotetica riorganizzazione aziendale potrebbe tener presente anche questa situazione.
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