Banco Popolare, il titolo soffre

Inizio di settimana difficile per il Banco Popolare a Piazza Affari. Dopo l’annuncio - arrivato venerdì sera a mercati chiusi - dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro, ieri l’istituto che controlla la Banca Popolare di Lodi ha lasciato sul campo il 14,92 per cento, chiudendo a 1,289 euro. La giornata è iniziata in maniera molto negativa, con il titolo che è arrivato a perdere oltre il 16 per cento. Apertura a 1,30 euro, massimo raggiunto a 1,359 euro, minimo a 1,268. L’instabilità del titolo ha portato la Consob a porre il divieto temporaneo di vendita allo scoperto per le giornate di ieri e di oggi. Secondo gli analisti il pessimo inizio di settimana è da imputarsi all’annuncio del nuovo aumento di capitale, che permetterà al Banco di rafforzare il patrimonio raggiungendo un Core Tier 1 ratio del 10 per cento.

L’ammontare dell’aumento di capitale è significativo, se rapportato alla capitalizzazione di Borsa del Banco. E questo ha certamente influito sul titolo. Così come ha inciso l’annuncio - dato anch’esso venerdì a mercati chiusi - che l’esercizio 2013 del Banco si chiuderà con un pesante passivo, stimato fin da ora in circa 600 milioni di euro. Non solo: secondo gli analisti ieri il titolo del Banco ha iniziato a spostarsi verso la quotazione che, si stima, raggiungerà una volta andato in porto l’aumento di capitale. Sempre ieri è emerso che l’assemblea straordinaria dei soci del prossimo primo marzo, chiamata ad approvare l’aumento di capitale su proposta del consiglio di amministrazione, si terrà a Lodi. La location prescelta è il polo fieristico di San Grato, la stessa che ha ospitato l’ultima assemblea dei soci, la scorsa primavera, che ha approvato il bilancio di esercizio 2012.

L’amministratore delegato del Banco, Pierfrancesco Saviotti, ieri ha parlato per difendere la scelta dell’aumento di capitale, consigliata da Bankitalia alla luce della futura vigilanza europea. «Il robusto incremento patrimoniale - ha affermato il manager milanese - ha come principale obiettivo quello di consentire al Banco, recependo i consigli della vigilanza, di affiancarsi alle altre tre banche commerciali italiane, che per dimensione e indici di patrimonializzazione, sono destinate a costituire, anche in futuro, l’asse portante del nostro sistema bancario». L’aumento di capitale decollerà il primo aprile e l’obiettivo del Banco sarà collocarlo completamente sul mercato. Difficile però, stante la situazione, chiedere uno sforzo ai piccoli soci.

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