Bando da 8 milioni per altri 240 profughi nel Lodigiano

L’appello lanciato dall’Associazione dei comuni lodigiani è caduto nel vuoto. La prefettura ha intenzione infatti di pubblicare entro la fine di questa settimana una nuovo bando per l’accoglienza in provincia di altri 240 profughi nel 2016. In questo modo la presenza di migranti raggiungerebbe la quota record di mille unità. «L’istanza degli enti locali era rivolta soprattutto al ministero e al governo - spiega il capo di gabinetto della prefettura di Lodi Francesco Ramunni -. La prefettura non fa che cercare strutture disponibili dovunque ve ne siano, su indicazione del governo».

Il bando sarà da 8 milioni. Rivolto a tutti i privati che vorranno mettere a disposizione strutture per l’accoglienza.

La scorsa settimana gli esponenti dell’Acl e della Provincia avevano lanciato un monito affinché nel Lodigiano non arrivassero più profughi. «Il territorio è saturo» avevano tuonato, dopo aver saputo dei 200 profughi in più che il ministero aveva intenzione di mandare qui. Ma nonostante questo la macchina dell’accoglienza è andata avanti. Attualmente i “richiedenti asilo” nel Lodigiano sono 748. Secondo i calcoli di inizio anno, proprio questa doveva essere la quota assegnata alla provincia di Lodi per il 2016, e su queste basi era stato emanato il bando all’inizio dell’anno. Ma ora le cose sono cambiate. I continui sbarchi hanno costretto il ministero dell’Interno ad alzare di 200 unità questa soglia, fino a 948.

«Il bando sarà di 240 unità e non 200 - spiega lo stesso Ramunni -, questo in previsione di ulteriori cambiamenti della quota assegnata a Lodi. Il discorso delle quote del resto è sempre provvisorio, perché varia in base agli sbarchi che si verificano».

Con mille profughi ospitati, il Lodigiano balzerebbe al primo posto fra tutte le province Lombarde nel rapporto fra questi e la popolazione residente. Attualmente infatti è di 3,26 ogni mille abitanti, mentre entro fino anno arriverebbe a 4,13. Numeri più alti rispetto alle altre province lombarde: nella Città metropolitana il rapporto è di 1,45, a Brescia 1,63, a Bergamo 1,65, a Varese 1,77, a Monza 1,82. «Quello della popolazione però non è l’unico criterio considerato - aggiunge Ramunni -. In una riunione fra prefetti che si è tenuta in Regione, infatti, sono stati stabiliti una serie di criteri da considerare. Oltre alla popolazione, c’è la presenza di stranieri regolari sul territorio e la quota di fondi per le politiche sociali ricevuti dalle Province. In base a tutto questo, la percentuale che spetterebbe a Lodi è del 4 per mille». Attualmente i profughi sono ospitati, tramite cooperative sociali e onlus, in 24 comuni, mentre in 37 non è presente nemmeno un profugo. Forse con il nuovo bando questo squilibrio si potrebbe ridurre.

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