Guardia di finanza, scatta l’operazione “piazza pulita”. Anche se dal comando provinciale si assicura che si è trattato di controlli “standard”, sia pure concentrati con l’impiego di diverse pattuglie in contemporanea, i tre equipaggi delle Fiamme gialle in azione ieri a partire dalle 19 prima tra piazza Barzaghi e corso Adda e immediatamente dopo in via Lodino hanno dato l’impressione che fosse in corso qualcosa di “grosso”. «Sentiamo dire che in alcune zone della città girano “facce brutte” – chiarisce il comandante provinciale tenente colonnello Marco Selmi -, noi controlliamo se questa è solo un’impressione o se davvero ci siano in giro personaggi con qualche problema». I militari sono stati visti identificare numerosi avventori di due bar. «Si tratta in realtà di controlli ad ampio raggio – prosegue il colonnello -: verifichiamo anche diversi aspetti riguardanti le attività, controlliamo i giochi elettronici, ma in realtà era già accaduto, e accadrà, altre volte, magari impiegando personale in abiti civili. In questa occasione si è ritenuto necessario agire in divisa, è uno dei contributi che la guardia di finanza lodigiana dà all’ordine e alla sicurezza pubblica, perché la città, qualora in alcune zone ciò non accada, torni ad appartenere ai cittadini». Due pattuglie si sono posizionate davanti ai due bar nei quali erano stati previsti i controlli, bar, una terza a distanza, per tenere d’occhio la situazione e poter cogliere immediatamente i movimenti di chi tentasse di allontanarsi dando l’impressione di voler sfuggire all’identificazione. Molta e inevitabile curiosità fra i passanti, a piedi o in auto. «Ma questo modo di operare fa parte del processo di riorganizzazione in atto in questo comando – prosegue il colonnello -, i nostri controlli devono essere a 360 gradi, e senza che vi siano differenze tra i vari reparti e distaccamenti territoriali. È un segnale forte che non devono più esistere “zone grigie”, che se qualcuno vuole commettere irregolarità è meglio che se ne vada via dal territorio lodigiano».
Almeno nella fase iniziale del doppio blitz, che ha impegnato una decina di militari, non si è assistito a perquisizioni e tutto si è svolto con serenità, ma non si può escludere che lo sviluppo dell’attività possa portare a risultati operativi nei prossimi giorni.
Dopo un intervento del genere, comunque, sarà più difficile sentir dire che «piazza Barzaghi è una terra di nessuno».
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