Bus, le famiglie protestano ma non c’è accordo sull’abbonamento “5 giorni”
Distanti le posizioni della Provincia di Lodi e delle società Star-Line
Posizioni distanti e, al momento, inconciliabili. Da un lato la Provincia che chiede sia ripristinata la vendita dell’abbonamento cinque giorni, ritenendolo titolo ordinario; dall’altro le società di trasporto Star-Line, che lo hanno tolto dal commercio, perché non previsto dal contratto di servizio. In mezzo ci sono le famiglie, i Comuni che in alcuni casi si sono mobilitati e i Comitati Pendolari locali, pronti anche a raccogliere le firme.
Fumata nera, ieri mattina, in Prefettura, per il vertice sui trasporti legato ai titoli di viaggio. A fronte di posizioni già distanti, l’incontro è stato ospitato ai tavoli della Prefettura come soggetto “garante” del dialogo difficile, con il ruolo di mediatore tra le parti su una vicenda che appare assai complessa da dirimere e di non facile soluzione. «Ho richiesto espressamente la convocazione del tavolo per affrontare la questione, su cui la Provincia si è attivata nell’immediato - spiega il consigliere delegato a mobilità e trasporti, Alex Dalla Bella -: la Provincia ha ricevuto una comunicazione unilaterale da parte delle società sullo stop alla vendita del titolo, a pochi giorni dall’avvio delle scuole. E si è subito mobilitata inviando anche una diffida alle società, che non hanno ottemperato sostenendo che il titolo di viaggio non è riconosciuto. Il titolo è invece ordinario da vent’anni e fino a che non ci sarà la nuova gara, prevista per il 2021, deve continuare a essere in vendita. Abbiamo dalla nostra anche il parere dell’Agenzia regionale dei Trasporti e se la società Forti si è dissociata, dalle altre società non ci sono aperture. Convocheremo i Comuni e i Comitati Pendolari e cercheremo di creare un fronte comune». Dalla Bella aggiunge che «la Provincia è dalle parte delle famiglie e per la prima volta abbiamo messo a bilancio un aiuto economico concreto per il mensile scontato del 10 per cento agli studenti, ma non possiamo prevedere di coprire la differenza tra il 5 e il 7 giorni, proprio perché il 5 giorni è titolo ordinario».
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