Calci in faccia: «Chi ha visto parli»

I carabinieri stanno indagando per individuare l’uomo brizzolato che il 21 novembre scorso è fuggito a bordo di una Smart nera con paraurti argento

«Se qualcuno ha visto, vada dai carabinieri, anche restando anonimo». È l’appello che lancia, a dieci giorni dall’aggressione subita, il 41enne che il 21 novembre scorso è stato preso a calci in faccia alla rotonda dell’ex Otto Blues per una mancata precedenza. L’uomo, residente a Treviglio, è uscito solo in questi giorni dall’ospedale: ha subito un intervento per la frattura dell’orbita oculare e ora la prognosi è di un mese. Ma poteva andargli anche peggio, perché ha rischiato addirittura di perdere l’occhio. «Mi hanno salvato gli occhiali - dice - perché mi hanno fatto da scudo».

Le indagini su quella brutale aggressione sono in corso. I carabinieri della stazione di Lodi, a cui l’uomo si è rivolto, sono in attesa di alcuni riscontri sugli impianti di videosorveglianza di quella zona, che potrebbero avere ripreso il passaggio della Smart. Ma per ora non hanno in mano praticamente nulla per risalire all’identità dell’aggressore. Per questo ogni informazione, anche solo una lettera o un numero della targa, può essere determinante: chi, il 21 novembre scorso, è passato dalla provinciale 235 e ha assistito all’aggressione, contatti i carabinieri di via San Giacomo, agli ordini del maresciallo Saverio Napolitano, per riferire quanto visto e fornire magari qualche indizio utile alle indagini.

L’uomo fuggito aveva circa 50 anni, con i capelli brizzolati e senza barba e baffi, occhi scuri. Indossava un maglione marrone. Era a bordo di una Smart nera con i paraurti argento. Quella mattina è uscito dalla città capoluogo e si è diretto verso il casello dell’A1 sulla provinciale 235. Alla rotonda, ha avuto un battibecco con il 41enne di Treviglio, in zona per motivi di lavoro, che arrivava dalla tangenziale e aveva la precedenza.

I due si sono fatti dei gesti con le mani, poi hanno proseguito per la loro strada e tutto sembrava finito lì. Invece l’autista della Smart dopo pochi metri si è fermato a bordo strada, mettendosi leggermente di traverso e bloccando così la strada al 41enne. Poi è sceso e ha preso a calci la Golf del bergamasco; quando questo ha aperto la portiera per scendere, si è preso un calcio in faccia molto violento sferrato con la scuola delle scarpe. «Ma non si è fermato lì, perché ha cercato di tirarmi fuori dal veicolo per andare avanti a picchiarmi - aggiunge il malcapitato -. Per fortuna un’altra persona, arrivata da dietro, lo ha fermato e così quello se ne è andato. Non so nemmeno chi fosse, ma mi ha salvato».

L’uomo ha chiesto aiuto presso il distributore TotalErg di Cornegliano. Lì è arrivata l’ambulanza, che lo ha portato in ospedale, e i carabinieri. Ora le indagini sono in corso. Ma per acciuffare il delinquente fuggito sarà determinante l’aiuto di chi quella mattina è passato dalla provinciale e può fornire qualche indizio, anche minimo.

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