Cane da caccia “ripescato” dalla roggia

Salvato da una roggia uno splendido cane da caccia. Ieri mattina l’animale, uno Spinone maschio di almeno 40 chili, era uscito di casa finendo dentro le acque di una roggia. La corrente lo ha spinto per oltre un chilometro fino in via Fleming, alle Baste, dove è arrivato in un punto “tombinato” e ha rischiato di finirci dentro.

La padrona, che abita in via Mezzabarba a Torretta, lo ha cercato per tutta la mattina, senza immaginare quello che gli fosse successo. Ha cominciato a vagare per i campi di quella zona, ma non lo ha trovato da nessuna parte e così ha chiamato l’Asl per segnalare la scomparsa e chiedere un aiuto nelle ricerche.

Solo intorno alle 13 un passante lo ha notato alle spalle di via Fleming. La corrente era molto forte e l’animale, che si chiama Arnold, nonostante la stazza non riusciva a raggiungere la riva e anzi stava per essere “inghiottito” nella parte coperta, dalla quale sarebbe riemerso solo dopo un paio di chilometri, non si sa però in quali condizioni.

Il passante ha chiamato i vigili del fuoco. Questi sono intervenuti con una squadra, mentre nel frattempo la centrale operativa ha contattato l’Asl, scoprendo così che la padrona del cane ne aveva già segnalato la scomparsa.

Le operazioni di recupero sono durate circa mezz’ora. La forte corrente e la portata della roggia impedivano ai vigili del fuoco di avvicinarsi, così alla fine hanno deciso di posizionare una scale di legno di traverso rispetto alla roggia e poi a questa hanno appoggiato una seconda scala per farla scendere verso l’acqua. L’hanno avvicinata all’animale e questo è riuscito ad aggrapparsi. Così lo hanno tirato a riva.

Nel frattempo anche la padrona della Spinone si è avvicinata a quel punto e ha capito che i vigili del fuoco stavano soccorrendo proprio il suo animale. Così gli è stato restituito sano e salvo e in perfette condizioni e lo ha riabbracciato.

L’ipotesi è che il cane si sia allontanato dal giardino di casa forse per inseguire un gatto, come fa spesso, e così è finito dentro il corso d’acqua, quasi in “piena” in questo periodo per consentire agli agricoltori di irrigare i campi. La corrente ha fatto il resto e solo l’intervento dei vigili del fuoco ha impedito che l’animale facesse una fine tragica.

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