Controllo con i cani antidroga alla scuola media Cazzulani. Martedì scorso, la questura di Lodi che periodicamente passa al setaccio le scuole cittadine, per contrastare il fenomeno della droga, ha fatto tappa al Cazzulani. «È un intervento che abbiamo concordato con la questura - spiega la preside dell’istituto Giusy Moroni -. Abbiamo avuto qualche problema con delle bande di ragazzini che si azzuffano all’esterno dell’istituto e delle quali fanno parte anche alcuni nostri alunni, storie di intimidazioni e altro. La questura ci ha proposto di fare un controllo anche con i cani antidroga. Noi abbiamo accettato. Gli agenti hanno visitato due classi terze e una seconda. I cani si sono soffermati ad annusare uno zainetto, ma poi non hanno trovato nulla».
«Secondo me è importante che i genitori abbiano la sicurezza che i figli, di tanto in tanto, siano tutelati anche dai cani antidroga - aggiunge la docente Giordana Pavesi -. Quando si verificano situazioni nelle quali gli insegnanti sospettano ci siano ragazzini che ne fanno uso, informano i genitori e cercano di riprendere i discorsi a scuola, in modo che la famiglia non sia isolata. Per quanto riguarda l’uso dei telefonini, per esempio, il piano dell’offerta formativa ne vieta l’impiego a scuola. Lo possono eventualmente tenere spento nello zaino e usarlo solo alla fine delle lezioni. Sollecitiamo sempre le famiglie a non portare a scuola telefoni all'ultimo grido che rischiano di essere rubati, ma telefoni base da usare a fine lezione per comunicare con la famiglia. Il telefono non deve essere usato in modo improprio. Se i ragazzi hanno in mano apparecchi super accessoriati è logico che sono spronati a prenderli per mostrarli ai compagni. Spesso la dirigente li ritira e poi sono i genitori che devono passare in presidenza a riprenderli. Il rischio del cyberbullismo è dietro l’angolo».
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