Carcere di Lodi: i posti sono 45, i detenuti 79

SOVRAFFOLLAMENTO Ma anche tossicodipendenza e degrado nell’inquietante panorama carcerario lombardo

Settantanove detenuti nella Casa circondariale maschile di via Cagnola a Lodi contro una capienza nominale di 45, mentre il totale delle strutture carcerarie della Lombardia vede 8.840 persone nelle celle quando i posti sono 6.145: è la situazione delle carceri lombarde “fotografata” dal ministero della Giustizia al 31 dicembre scorso. Ma il sovraffollamento è solo uno dei problemi. Un altro, dei tanti, troppi problemi, è la percentuale di detenuti tossicodipendenti, che a Lodi tocca il massimo, il 70 per cento, contro una media regionale del 24,5. «Questo è un problema di calcoli - chiarisce il consigliere regionale del Pd Roberta Vallacchi, che fa parte della Commissione speciale carceri del consiglio regionale -. La media è elevata ovunque ma a Lodi il Servizio dipendenze ha fatto la scelta di prendere in carico anche chi è senza documenti. Nelle altre carceri comunque le cure vengono garantite ma non nell’ambito di un percorso formale». L’alternativa della detenzione domiciliare nelle comunità di recupero esiste per pochi». In alcune strutture ci sono poi muffe, parassiti, e anche regalare ventilatori per le celle non sarà facile. Per non parlare del dramma degli internati con gravi malattie psichiche, costretti all’isolamento a vita.

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