Cresce l’ammontare degli affitti non pagati su case popolari ed edifici pubblici. I crediti che vanta palazzo Broletto nei confronti degli utenti ammontano addirittura a 1 milione e 358mila euro. L’amministrazione municipale dichiara anche di avere arretrati da ottenere dalla Prefettura. Si parla di una cifra ingente: la bellezza di circa 2 milioni di euro. I dati sono aggiornati alla fine del 2010, sulla base del rendiconto che verrà proposto all’assemblea del consiglio. Il bilancio sulle locazioni del patrimonio pubblico dell’ente locale è stato reso noto ieri dagli uffici comunali.
Per quanto riguarda la disponibilità degli immobili ad uso non residenziale, concessi in locazione a soggetti terzi, sono in tutto 73 quelli di proprietà del municipio. Su questi l’amministrazione dovrebbe incassare canoni annui per circa 1 milione e 200mila euro. Invece la cifra che gli utenti devono ancora versare è piuttosto cospicua, con tanti che non hanno ancora assolto i loro obblighi.
L’importo complessivo è 465mila euro, di cui circa 300mila euro relativi al 2010 e il resto relativo ad anni pregressi. In riferimento all’anno scorso devono essere ancora versati in municipio 137.591 euro dal ministero dell’Interno per l’utilizzo degli spazi di corso Umberto adibiti a sede della Prefettura (l’intero canone annuo) e 93mila euro per l’utilizzo di spazi presso l’ex Linificio adibiti a sede dell’Agenzia delle entrate, oltre ad una decina di attività commerciali, per una cifra complessiva di circa 70mila euro. Per quanto riguarda la Prefettura, il comune vanta inoltre un credito di circa 2 milioni di euro, relativo ad anni pregressi, per l’utilizzo degli spazi allestiti alcuni anni fa.
Sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica, il livello delle morosità è ancora più grave. Una situazione che perdura da tempo, tanto che in alcuni casi c’è uno stock non pagato che risale al 2002. Nello specifico gli inquilini delle case popolari comunali sono 410, per un monte affitti annuo di circa 1 milione di euro.
Gli arretrati di palazzo Broletto ammontano complessivamente a 893mila euro, di cui circa 100mila maturati nel 2010 e il resto accumulati in anni precedenti. «Il credito si concentra su poche decine di inquilini (tra i venti e trenta), con i quali verranno concordati piani di rientro, dopo accertamenti sulle effettive condizioni economiche e patrimoniali, perché in alcuni casi si ha l’impressione che alla situazione di insolvenza non corrispondano effettive difficoltà economiche», fanno sapere dagli uffici del comune.
Un altro bene di grande rilevanza di proprietà del comune è il palazzo di Giustizia, la costruzione che si trova in viale Milano ed è stata realizzata tra le fine degli anni ‘80 ed i primi anni ‘90 con fondi statali.
Per l’utilizzo della struttura, il ministero di Grazia e Giustizia non corrisponde alcun canone di affitto, ma dovrebbe rimborsare le spese di gestione (luce, acqua, riscaldamento e telefono) e quelle per gli interventi di manutenzione ordinaria. Da palazzo Broletto hanno informato che il dicastero, rispetto alle rendicontazioni trasmesse sulle spese sostenute, liquida mediamente solo il 50 per cento, e con tre o quattro anni di ritardo.
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