Caso Premoli, le ragioni di Sel e Pd

Sei mesi di «scivoloni» ed errori. Poi il caso della sua assenza dal Broletto, solo perché doveva andare a fare gli allenamenti. E persino una scarsa considerazione di alcune sue deleghe. Per Sel è questa la “pagella” di Tommaso Premoli. Ed è una bocciatura senza appello.

L’assessore allo sport è stato sfiduciato dal suo stesso partito. E ora rischia di rimanere in carica con il solo appoggio del sindaco. Una situazione che ha portato la giunta sull’orlo di una crisi. Per questo i rappresentanti di Sel hanno voluto chiarire, ancora una volta, «le tante ragioni» di uno strappo clamoroso.

«Premoli non ha portato avanti i temi che ci caratterizzano venendo meno, in svariate occasioni, ai principi di trasparenza, condivisione e partecipazione, che sin dall’inizio della campagna elettorale, la lista ha posto come fondamenti della propria azione politica - scrivono i rappresentanti di Sel -. Per fare un esempio: solamente dai giornali abbiamo appreso le criticità legate all’avvio e alla gestione della nuova piscina e la situazione in cui versano i lavoratori della Gis». C’è poi il caso dalla sua mancata presenza in aula, per cui è stato sommerso da polemiche. «Il 29 ottobre abbiamo registrato l’assenza dell’assessore Premoli dal consiglio comunale, assenza che ha generato parecchio scalpore, anche alla luce della “motivazione” addotta: gli allenamenti di calcio», aggiunge lo scritto di Sel. E poi ci sarebbe «la scarsa considerazione manifestata dall’assessore» verso le deleghe ai diritti e alla legalità.

Le due consigliere di Sel per Lodi, insieme ai vertici del partito, hanno infine sottolineato: «Ci assumiamo interamente la responsabilità di un errore di valutazione sulla sua adeguatezza e sull’affinità che abbiamo presunto avesse rispetto alla nostra visione della politica». Ieri è uscito allo scoperto anche il Partito democratico, che ha ricordato il buon risultato del gradimento del sindaco Simone Uggetti e ha criticato Sel: «Il Pd esprime rammarico per la scelta dell’assemblea di Sel di chiedere le dimissioni dell’assessore Tommaso Premoli e per le modalità con cui tale decisione è stata resa nota – dice il segretario cittadino Pd, Damiano Rossi -. Spiace che Sel abbia motivato la propria sfiducia nei confronti di Premoli facendo riferimento ad una visione della politica come luogo di potere. Affermiamo con chiarezza che nell’orizzonte dell’azione del Pd non esistono luoghi di potere: esistono il Comune e i suoi organi, che costituiscono gli spazi democratici in cui le proposte avanzate in campagna elettorale possono essere trasformate in azioni concrete». Infine Antonello Nardone, capogruppo in Broletto della lista Uggetti sindaco: «Noi siamo fortemente compatti nel sostenere il lavoro della giunta e di tutti gli assessori. Esprimiamo il nostro sostegno anche all’assessore Premoli».

Oggi sul «Cittadino» due pagine con le posizioni delle varie forze politiche sulla vicenda dell’assessore allo sport di Lodi e i testi integrali delle lettere di Sel, Pd e Lodi Comune Solidale

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