Centrale, addio al deposito di olio

Tavazzano Con l’avvento del ciclo combinato, verranno dismesse le strutture non più necessarie

La centrale Ep Produzione di Tavazzano e Montanaso dice addio al vecchio deposito di olio combustibile. È la parola fine su un pezzo di storia della centrale e del territorio. Nell’ambito dei lavori di riqualificazione e potenziamento della centrale elettrica con il nuovo ciclo combinato è prevista la dismissione di tutte le strutture fuori terra legate al vecchio combustibile. Regione Lombardia ha espresso al ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica il suo assenso, si procede dunque verso l’eliminazione fisica di tutte le strutture collegate.

Il piano di dismissione del deposito, da attuare in 36 mesi, prevede la demolizione di tutte le strutture di stoccaggio fuori terra, delle attrezzature tecniche, delle opere murarie, e contempla un piano di indagini ambientali «finalizzato alla definizione dello stato ambientale del terreno e delle acque sotterranee». Saranno mantenuti solo gli impianti tecnologici potenzialmente in grado di svolgere funzioni utili al sito produttivo, come i tre piccoli serbatoi di servizio da 5 metri cubi ciascuno. L’intero parco serbatoi è costituito invece da 5 serbatoi fuori terra, già messi fuori esercizio, bonificati e messi in sicurezza da tempo, per una capacità complessiva di 250mila metri cubi. La conclusione dei lavori di dismissione, comprese le analisi del sottosuolo, è prevista per la fine del 2027. «A conclusione dei lavori di rimozione, demolizione e indagini ambientali, l’area del deposito sarà libera da manufatti fuori terra e saranno mantenuti i soli impianti utili al futuro assetto impiantistico della centrale termoelettrica - ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Ambiente e Clima Giorgio Maione -. L’impatto sul suolo occupato dall’impianto si ridurrà in modo consistente rispetto all’attuale configurazione. Le attività di cantiere saranno mitigate con opportune misure operative e gestionali, da concordare con i funzionari del dipartimento Arpa di Lodi».

L’intervento si svolgerà in diverse fasi, la prima delle quali riguarda proprio la rimozione e demolizione dei grandi serbatoi, mentre una volta libera, l’area sarà sottoposta a sondaggi e analisi chimiche analitiche secondo un piano presentato da Ep Centrale Tavazzano Montanaso Spa in contradditorio con Arpa. I lavori sono complementari al piano di potenziamento con l’installazione di un nuovo ciclo combinato, che ha già avuto la prima accensione di test, in sostituzione del vecchio modulo 8 a sua volta in dismissione.

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