Cerimonie del 25 aprile «con sobrietà»: polemiche dopo le parole di Musumeci

IL CASO Le indicazioni del ministro della Protezione civile fanno storcere il naso, l’Anpi: «Papa Francesco perdita gravissima anche per i laici»

Scoppia la polemica sulle parole del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, rilasciate ieri sul 25 aprile. «Tutte le cerimonie del 25 aprile sono consentite con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno», dice dopo il Consiglio dei ministri convocato all’indomani della morte di Papa Francesco che ha decretato cinque giorni di lutto nazionale. Da Avs all’Anpi passando per il Pd non mancano le reazioni. «C’è poco da fare: è più forte di loro, anche stavolta un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi. Non trovo altra giustificazione alle parole strampalate sulla sobrietà con cui celebrare il 25 aprile utilizzate da un ministro del governo Meloni», sbotta Nicola Fratoianni, deputato di Avs. «Voler sminuire il valore di ciò che rappresenta quel giorno utilizzando - attacca il leader di Si - peraltro la scomparsa di una straordinaria personalità come Papa Francesco, non può passare sotto silenzio». «Sono trascorsi 80 anni» dalla Liberazione dal nazifascismo, «ma evidente ancora qualcuno fa ancora fatica a farci i conti», conclude. E Angelo Bonelli (Avs) rincara la dose: «Sobrietà? Musumeci rilascia dichiarazioni assurde: il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, grazie alla Resistenza che ci ha poi condotti alla democrazia. È proprio grazie a quella Resistenza che oggi celebriamo il 25 aprile. Oggi, Musumeci, ministro del governo Meloni, ha perso un’occasione per tacere».

L’Associazione nazionale partigiani, al lavoro per gli ultimi dettagli dell’organizzazione della manifestazione nazionale di Milano, conferma «le iniziative promosse, che si svolgeranno ovviamente in piena civiltà e senso di responsabilità e nel dovuto rispetto della giornata di lutto». In una nota, infatti, l’Anpi precisa che «la scomparsa di Papa Francesco è una gravissima perdita per tutti, laici e cattolici, e in particolare per gli antifascisti che hanno condiviso le sue parole di pace e di fratellanza su scala universale. Condividiamo perciò il lutto nazionale. Ricordiamo peraltro che il 25 aprile di quest’anno è l’80° anniversario della Liberazione. Si tratta di un appuntamento di straordinaria rilevanza, perché celebra il giorno della Liberazione dal nazifascismo e della fine della guerra». Il Pd, dal canto suo, si fermerà per i prossimi giorni, ma onorerà la ricorrenza del 25 aprile. E il dem Pierfrancesco Majorino sottolinea: «Invece che chiacchierare di eventi sobri in occasione del 25 aprile gli esponenti della destra sovranista e nazionalista dovrebbero passare queste giornate leggendo le parole di Papa Francesco. Ma penso che le conoscano bene».

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