Cervignano, blitz dei carabinieri per un giro milionario di fatture false - VIDEO
Indagine partita da Brescia: perquisita una villetta
Trentadue milioni e mezzo di euro dirottati all’estero in soli due anni e anche un fiorente traffico di hascisc e cocaina dalla Spagna: i carabinieri del comando provinciale di Brescia guidato dal colonnello Gabriele Iemma e del reparto operativo provinciale comandato dal colonnello Francesco Tocci, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia bresciana, hanno eseguito questa mattina 18 misure cautelati nell’ambito di un’indagine che vede indagate complessivamente 30 persone tra le province di di Brescia, Milano, Bergamo, Mantova, Lodi, Alessandria, Novara, Varese, Parma, Piacenza per accuse a vario titolo di “associazione per delinquere” finalizzata alla commissione di reati tributari e/o di appropriazione indebita al fine di agevolare alcune società nella sistematica evasione delle imposte sul reddito e sul valore aggiunto, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e conseguente “trasferimento fraudolento di valori”. Sono state anche accertate e contestate condotte relative alla detenzione ai fini dello spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti. Secondo le indagini del nucleo investigativo bresciano diverse società dei settori dell’edilizia, della lavorazione tessile o dei metalli si avvalevano di fatture false emesse da società fittizie messe in piedi dal sodalizio criminale, per ricevere in cambio agevolazioni fiscali e la retrocessione in contanti di gran parte dei bonifici di pagamento, anche attraverso prelievi attuati da un cittadino cinese che abita in una lussuosa villa con ascensore e marmi in provincia di Brescia. I carabinieri lodigiani assieme ai colleghi di Brescia hanno perquisito una villa a Cervignano d’Adda alla ricerca di beni o titoli da sequestrare nell’ambito dell’operazione.
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