Chiesto il rinvio a giudizio per il mago di Castelgerundo, familiari e commercialista
La prima udienza dovrà tenersi alla fiera di Milano per poter accogliere più di un’ottantina di potenziali vittime di truffa. La difesa: «Nessuno dei clienti però ha sporto querela»
Si terrà a metà aprile l’udienza preliminare a carico del “mago Candido”, 70 anni, di Castelgerundo, della moglie, della figlia, di un 37enne di Meleti e di un commercialista 58enne di Codogno: il noto cartomante che si autopromuoveva su varie Tv private e i suoi familiari sono accusati di una lunga serie di truffe ai danni di un’ottantina di persone di gran parte del nord Italia, che secondo l’accusa avrebbero pagato fino a 350mila euro - è il caso di una donna di Rimini - per far eseguire una serie di rituali contro la sfortuna.
Nella prospettazione accusatoria, all’esito delle indagini del Gruppo della guardia di finanza di Lodi, alcuni dei clienti più fedeli del cartomante sarebbero stati indotti a temere influenze negative e malefici inesistenti fatti da chissà chi, che rendevano quindi necessarie pratiche magiche per la liberazione. Timori immotivati che secondo la Procura di Lodi fanno la differenza tra la lecita attività di cartomanzia e l’illecito.
All’uomo di Meleti e al commercialista di Codogno invece viene contestato di aver impiegato il denaro proveniente dalle asserite truffe per acquistare appartamenti, autovetture di lusso e patrimonializzare una società immobiliare. Il commercialista però aveva da subito chiarito che il suo ruolo era stato esclusivamente professionale e riguardava una società immobiliare poi diventata di proprietà della figlia del cartomante, e nulla aveva a che vedere con l’attività di cartomanzia.
Mago Candido era già noto come cartomante da molti anni e aveva operato a lungo in Piemonte, sua terra d’origine, prima di trasferirsi anni fa a Cavacurta. Dove aveva anche donato una vettura al Comune.Il 29 maggio scorso il cartomante era stato messo agli arresti domiciliari, per l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, prima di Natale il gip di Lodi lo ha liberato e ha imposto il solo obbligo di dimora. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda a vario titolo tutti e 5 gli indagati. A fronte di un sequestro iniziale per 3,6 milioni di euro, il Riesame ne ha restituiti alcune centinaia di migliaia al 37enne. L’udienza del gup di Lodi si terrà nell’ “aula fiera” dell’ex Campionaria di Milano proprio per dare modo a tutte le persone offese individuate e sentite dalla Finanza di partecipare per, eventualmente, costituirsi parti civili. La difesa però sottolinea che nessuno risulta aver formalizzato querele contro il cartomante.
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