Codogno, le cicogne vogliono ancora fare il nido sul palo della media tensione

Al lavoro da settimana scorsa, poi un black out e la demolizione da parte dei tecnici Enel, rischiano di morire folgorate: l’appello a trovare una soluzione

La prima ad accorgersi che il nido delle cicogne della Mulazzana era sparito è stata la codognina Rosa Roncaglio, maestra elementare in pensione e responsabile della colonia felina della frazione, che recatasi al punto cibo ai piedi del traliccio domenica mattina ha trovato l’intreccio di rami a terra e ora chiede un pronto intervento per salvare l’”alcova”. Non foss’altro perché un segno ben augurale, e di questi tempi si sa quanto ve ne sia bisogno. «Quando sono arrivata il mattino presto le cicogne roteavano sopra il palo “disperate” - racconta l’ex insegnante che ne aveva osservata la danza amorosa -. Avevano iniziato domenica scorsa il corteggiamento, due maschi si contendevano la femmina volandole attorno ed emettendo un verso simile al picchio o di più ancora alle nacchere. L’indomani non erano più tre ma due perché la “signora” cicogna aveva scelto il suo prediletto e così hanno iniziato subito a costruire il nido, bisognava vederli, su e giù a recuperare i legnetti e portarli sul palo». Fin da subito la maestra Rosa aveva sospettato il pericolo della corrente, e si era informata, «ma intanto il nido cresceva, nessuno è venuto a far niente e così ho lasciato perdere». Poi domenica mattina, nel far visita ad Augusto, Liù e gli altri gatti della colonia, non c’era più. Qualcuno lo aveva distrutto. «Tutti i rami erano a terra e le cicogne che la sera prima erano strette nel nido, giravano a vuoto sopra il palo». Decisa a non darsi per vinta la donna ha preso contatti con gli “Amici Animali” di Lodi e ottenuto il numero del responsabile Lipu della Lombardia lo ha chiamato. Apprendendo che in settimana era già stato a Codogno a visionare il nido e che «effettivamente è stato buttato giù dagli operai di Enel ma è prassi, perché con la pioggia si sono bagnati e hanno fatto da ponte causando il cortocircuito – ammette -. Mi ha spiegato che le cicogne quando scelgono un posto dove nidificare non lo cambiano più e in questi casi ci sono delle piattaforme da installare sul palo. Ma bisogna fare presto perché le cicogne, “poverette”, hanno già ricominciato a fare il nido e sarebbe triste se glielo disfacessero di nuovo».

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