CODOGNO Restano al palo i lavori in stazione, prima andranno sostituiti i binari

Intanto il “bonus” sugli abbonamenti slitta al prossimo mese di maggio

Bloccata la riapertura del cantiere nella stazione ferroviaria, annunciata da Rfi per inizio aprile. I lavori restano sospesi per consentire la sostituzione dei binari lungo la tratta Lodi-Piacenza e non riprenderanno fino a che l’intervento non sarà concluso. Quindi altra attesa, altro tempo.

Il maxi-progetto da 8 milioni di euro (stanziati da Rete ferroviaria italiana) per la riqualificazione dello scalo di Codogno sarebbe dovuto terminare entro ottobre-novembre 2021. Poi è arrivata la pandemia che ha fermato i lavori, e dalla ripresa un anno fa, è stato tutto un susseguirsi di contrattempi dovuti alla difficoltà di reperire i materiali e alla convivenza del cantiere con la circolazione ferroviaria. Proprio per non intralciare il traffico dei treni, nei mesi scorsi è stata disposta la sospensione del cantiere, con l’impegno di Rfi a riattivarlo appunto ad aprile, programmando i lavori in orario notturno, quando la circolazione è ridotta.

Poi, ieri, la notizia del nuovo stop. A complicare le cose, oltre alla sostituzione dei binari, ci si è messo l’hackeraggio al sistema informatico di Rfi per cui l’attenzione è tutta concentrata a risolvere questa ulteriore grana. A farne le spese intanto sono i pendolari, come testimonia il codognese R.G., papà di un diciottenne al quinto anno dell’Itis Torriani a Cremona, che nei giorni scorsi aveva espresso la sua indignazione per il mancato sconto di Trenord sull’abbonamento mensile di gennaio, febbraio e marzo, nonostante i ritardi e i disservizi con cui il figlio si trova quotidianamente a fare i conti. E come lui, chi utilizza la linea Mantova-Codogno-Milano. A seguito della denuncia, Trenord aveva precisato in una nota che il “bonus” sarebbe stato riconosciuto sugli abbonamenti di aprile, ma ieri mattina, quando il genitore si è recato con il figlio in stazione, ha avuto l’amara sorpresa: «Siamo rimasti allibiti – commenta –. Dopo che Trenord ha sbandierato ai quattro venti che ci sarebbe stato il “bonus” ad aprile, alla biglietteria mi hanno fatto pagare l’abbonamento 60 euro e quando ho chiesto degli sconti, mi hanno risposto che dovevo pagare per intero e il prossimo mese, dal 4 maggio, “dovrebbero” dare un rimborso – spiega -. Significa che il primo maggio dovremo rifare l’abbonamento ancora a prezzo intero, perché non si può viaggiare senza, sperando che il 4 ci diano davvero indietro qualcosa, ma in molti nemmeno lo sanno e non lo chiederanno. In più, dopo dieci giorni dal famoso attacco hacker, non l’hanno ancora risolto e fanno compilare il biglietto a mano. Una vergogna».

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