Coldiretti e Confartigianato donano al vescovo di Lodi la statuina della casara

PRESEPE Si rinnova la tradizione che da anni vede omaggiare le diocesi lombarde di un simbolo del lavoro della terra

La nuova statuina del presepe di Coldiretti, Fondazione Symbola e Confartigianato è stata consegnata oggi 18 dicembre al vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti. Obiettivo dell’iniziativa, che in questi giorni di Avvento interessa tutte le diocesi italiane – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza -, è di aggiungere al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro. Nel 2024 – precisa la Coldiretti - la statuina donata a Lodi rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo Made in Italy e dei saperi che lo valorizzano. A consegnarla nelle mani del vescovo monsignor Malvestiti, con i rappresentanti di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, c’era una delegazione della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza guidata dal direttore Umberto Bertolasi, con il vicepresidente Marco Barbaglio e i consiglieri lodigiani Gian Enrico Grugni e Riccardo Asti oltre ai segretari di zona di Lodi e Codogno, rispettivamente Francesco Borra e Paolo Butera.

Nel corso dell’incontro, su sollecitazione di monsignor Malvestiti, il direttore Bertolasi ha ricostruito le difficoltà vissute dal settore agricolo nel corso al 2024, a cominciare dalla diffusione della peste suina africana per arrivare anche al meteo che, dopo la passata siccità, quest’anno è stato contrassegnato da un eccesso di precipitazioni e da eventi estremi che hanno influito su quantità e qualità dei raccolti. Da parte sua, il vescovo di Lodi ha raccomandato alle associazioni di categoria un’attenzione particolare all’inserimento dei giovani e ha rivolto ai presenti parole di speranza per il loro impegno nel lavoro e in ambito familiare. Monsignor Malvestiti ha infine ricordato l’importanza dell’anno giubilare che si aprirà a gennaio.

Poi, la cerimonia di consegna vera e propria della statuina che si aggiunge a quelle donate alla Diocesi negli anni scorsi. Nel 2020 – ricorda la Coldiretti interprovinciale - la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno un’artigiana casearia. Il Presepe – spiega Coldiretti - è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti, con l’affiancamento della Fondazione Fratelli Tutti, vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.

Il settore lattiero caseario – interviene ancora Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza -

rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, grazie al lavoro di quasi 24.000 stalle che producono 12,7 milioni di tonnellate di latte all’anno, alimentando una filiera che nell’intero Paese vale oggi circa 19 miliardi di euro e impiega oltre 200.000 persone, tra lavoratori diretti e indotto. Nel territorio interprovinciale le consegne di latte dell’intero 2023 ammontano a oltre 900 mila tonnellate, con il primato di Lodi (548.179 tonnellate) e a seguire l’area metropolitana milanese (341.528 tonnellate) e Monza Brianza (11.874 tonnellate).

I formaggi italiani rappresentano anche la prima voce della Dop Economy tricolore, per un valore pari a quasi il 60% di quello complessivo del cibo a denominazione di origine. Un patrimonio molto apprezzato all’estero, dove le esportazioni di formaggi e latticini hanno sfiorato nel 2023 i 5 miliardi di euro, con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Il Lodigiano – conclude la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, su dati Ismea – è la ventesima provincia italiana per impatto della Dop economy del cibo, con un valore di 110 milioni di euro nel 2023, in aumento del 10,1% rispetto all’anno precedente. Ma la scelta di dedicare la statuina del presepe a questo settore evidenzia anche il valore sociale e ambientale dell’allevamento italiano e delle migliaia di persone impegnate a tutelare il territorio.

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