Controlli antidroga in altre 3 scuole

Sequestrati cinque grammi di marijuana in un bagno

Proseguono i controlli antidroga nelle scuole superiori della città. Ieri mattina gli agenti della questura, con l’aiuto dell’unità cinofila della guardia di finanza, sono entrati in tre istituti e hanno passato al setaccio alcune classi prese a campione, oltre ai bagni e i ai corridoi. L’obiettivo, condiviso anche dai dirigenti scolastici, è quello di scongiurare che gli stupefacenti possano entrare nelle scuole e venire consumati dai ragazzi.

Ieri mattina due istituti sono risultati “puliti”, nel senso che non è stata trovata nessuna sostanza proibita, mentre nel terzo i cani segugio hanno trovato cinque grammi di marijuana già divisi in dosi e chiusi in una scatoletta di metallo, che qualcuno aveva gettato nel bagno per non finire nei guai. Il sequestro quindi è stato fatto a carico di ignoti.

Si tratta di controlli che generalmente vengono richiesti dagli stessi dirigenti scolastici per dare un “segnale” ai propri studenti. L’ultimo blitz era avvenuto meno di venti giorni fa, verso la fine di aprile, e aveva interessato il liceo scientifico Gandini, l’istituto agrario Villa Igea e l’istituto professionale Luigi Einaudi. In quel caso un ragazzo di vent’anni venne sorpreso con quattro bustine di marijuana e denunciato per “spaccio”. Nel corso dell'anno scolastico tutte le scuole superiori verranno controllate almeno una volta.

«Sinceramente non so se hanno trovato qualcosa o meno, oggi andrò in questura per sentire come è andato il controllo - spiega Corrado Sancilio, dirigente del Bassi, uno degli istituti controllati ieri -, alcuni studenti sono stati avvicinati per dei chiarimenti, ma nulla di più». Qui i cani antidroga sono arrivati intorno alle nove di mattina e si sono fermati per circa un’ora. «I poliziotti sono andati direttamente nelle classi, una per ogni piano, e io li ho preceduti per spiegare ai ragazzi il motivo della presenza a scuola della polizia - aggiunge Sancilio -. Poi si sono messi in fila indiana e uno alla volta sono passati davanti al cane antidroga per essere “fiutati”. Un’operazione che è stata accettata “simpaticamente” dai ragazzi. Nei mesi scorsi avevamo fatto anche alcuni incontri sul consumo di stupefacenti, nell’ambito dell’educazione alla salute, e quindi i ragazzi erano già preparati in questo senso. I ragazzi devono prendere questi controlli come un aiuto delle forze dell’ordine per educarli al non uso degli stupefacenti».

D. C.

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