Corso Adda, una Ztl “fantasma”

Il Comune precisa che si tratta di un progetto sperimentale per valutare quali misure prendere, i negozianti: «La gente non capisce come funziona»

Ztl “fantasma”: la telecamera c’è, ma i furbetti non vengono puniti. In corso Adda la Zona a traffico limitato non sembra aver dato grandi risultati.

Pensati per alleggerire il viavai nel centro storico, i controlli effettuati attraverso l’occhio elettronico non hanno fatto scattare le multe.

Al momento i limiti alla circolazione riguardano solo il tratto tra corso Umberto e via San Francesco. Senza autorizzazione le auto non possono attraversare quel tratto di strada solo in alcune fasce orarie: di notte, nei festivi e di domenica.

Una misura che era stata introdotta nove mesi fa e da allora non è più cambiata. Dopo le proteste di commercianti e artigiani, l’ente locale aveva deciso di ridurre al minimo l’impatto sugli esercizi della zona. Un provvedimento che al momento il Broletto ha confermato.

«Di fatto stiamo ancora facendo alcune valutazioni sull’assetto definitivo della zona, per ora la telecamera serve solo a rilevare i flussi, non ha carattere sanzionatorio - spiega l’assessore alla viabilità Tommaso Premoli -. Su questa situazione bisogna decidere cosa fare e lo faremo in futuro».

Il Comune precisa che la Ztl coinvolge il tratto di corso Adda compreso tra corso Umberto I e via San Francesco e ricorda che la Zona a traffico limitato entra in funzione solo nella fascia serale e notturna. Istituita con relativa ordinanza e segnaletica installata, è in vigore ma in fase sperimentale.

Come osservato dall’assessore Premoli, l’intenzione dell’amministrazione è quella di monitorare i flussi di traffico, per poi valutarne la consistenza e prendere una decisione definitiva. A questo proposito, la telecamera è utilizzata solo per registrare i passaggi dei mezzi e raccogliere dati con report mensili, senza sanzionare gli eventuali ingressi abusivi. Per farlo, infatti, ci sarebbe bisogno di un’autorizzazione del ministero dei Trasporti, un “via libera” che non è stato ancora richiesto dal Comune, proprio perchè al momento non si intende attivare un vero e proprio presidio videocontrollato. Sarà sulla base dei dati raccolti che il Broletto deciderà se mantenere la Ztl così com’é o se introdurre delle modifiche.

Quel che è certo è che di fronte a una Ztl così organizzata più di un lodigiano ha espresso delle perplessità.

I commercianti della zona, infatti, non ne comprendono l’utilità: «Qui la gente va e viene a tutte le ore e spesso non si capisce come funzioni - commenta uno degli esercenti -. In un anno e mezzo non abbiamo mai visto dare una multa e in alcuni momenti ci sono auto parcheggiate ovunque».

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