Covid, crescono i contagi ma non i ricoveri

Venti positivi negli ospedali lodigiani, nessuno di loro è grave

Continuano a crescere i contagi, in provincia di Lodi, ma i ricoveri si mantengono stabili. Mercoledì i casi positivi, nel Lodigiano, sono stati 179 e il giorno prima 159. Erano stati 102 domenica, 132 sabato, 143 venerdì.

La cosa positiva è che in ospedale, tra Lodi e Sant’Angelo, non ci sono pazienti con il casco o in terapia intensiva. I malati sono suddivisi tra l’area gialla dell’ospedale Maggiore e il reparto subacuti del Delmati. «Ci manteniamo su una linea di galleggiamento - spiega il direttore sanitario dell’Asst di Lodi Paolo Bernocchi -. Abbiamo 13 letti a Lodi. Martedì i malati a Lodi erano 9 e 7 a Sant’Angelo. C’è un discreto aumento dei contagi, i ricoveri non sono azzerati, diciamo che si mantengono». Ieri mattina, a Lodi, i ricoveri erano 11. Due sono usciti, uno è stato ricoverato. Questa mattina verranno dimessi altri due pazienti. «A Lodi non vogliamo crescere - spiega Bernocchi -. Siamo pronti a incrementare i malati a Sant’angelo, eventualmente, se sarà necessario. Stiamo in allerta».

«La nuova variante - aggiunge il medico Fabrizio Pregliasco - ha una contagiosità del 30 per cento in più. Omicron 2 colpisce molto anche i bambini che non sono vaccinati. A incidere sull’aumento dei contagi ci sono anche gli sbalzi termici: la temperatura passa da 2 gradi a 20. I contagi crescono anche a causa dell’abbassamento del livello di attenzione. Per fortuna il rialzo non ricade sui ricoveri perché Omicron 2 è più buona e poi siamo vaccinati. Non mi aspetto una quinta ondata. Omicron, anzi, penso ci faccia un buon servizio. La popolazione sarà più immune».

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