COVID Sanità, altri 6 operatori dell’Asst di Lodi sospesi perché non si sono vaccinati
La misura riguarda 4 lavoratori di una cooperativa e due dipendenti
Altri 6 operatori sanitari dell’Asst di Lodi sospesi perché senza vaccino. Queste persone, 4 delle quali di una cooperativa, si aggiungono al medico e all’infermiera dell’Asst di Lodi, già sospesi nei giorni scorsi.
In totale, attualmente, restano a casa perché non vaccinate 8 persone. A snocciolare i dati è il direttore generale dell’ex Azienda ospedaliera Salvatore Gioia: «Oltre al medico e all’infermiera già sospesi nei giorni scorsi - spiega il manager - sono stati sospesi altri 4 operatori che lavorano per una cooperativa che ha in appalto i servizi degli ospedali lodigiani e altri due dipendenti nostri. In realtà ci sono anche 4 o 5 persone che non hanno fatto il vaccino, ma sono a casa in maternità o a casa per altri motivi, quindi non possiamo sospenderli, non è il senso della norma. I primi 6 dipendenti che erano stati sospesi, invece, si sono vaccinati e sono stati reintegrati. Per una persona, invece, non era arrivata la notifica dell’avvenuta vaccinazione. Di tutti i dipendenti sospesi, abbiamo solo un medico». Il direttore generale è ottimista: «Stiamo parlando comunque di poche unità di persone non vaccinate su una popolazione di oltre 2mila dipendenti - spiega -. . Mi auguro che al più presto possano sistemare la loro posizione e rientrare in ospedale».
Ogni Ats sta esaminando i singoli casi, mandando due note, tramite posta certifica, ai singoli interessati e agli ordini professionali di riferimento, di vaccinarsi pena il cambio di mansione, in un’area di lavoro isolata, o la sospensione dal lavoro. Gli operatori che sono stati sospesi hanno 5 giorni di tempo per presentare, eventualmente, la documentazione necessaria per il reintegro: il certificato dell’avvenuta vaccinazione o di esenzione per condizioni cliniche documentate, alla propria Ats e all’ordine professionale. Chi non lo fa rischia di restare a casa senza stipendio fino alla fine dell’emergenza sanitaria.
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