Crack delle Officine Bagnolo, 3 avvisi

1r0zMJnjeo4A conclusione delle indagini della guardia di finanza di Lodi sul fallimento delle Officine di Bagnolo Cremasco, storica industria metalmeccanica di Crespiatica, sono stati notificati tre avvisi di garanzia: al socio unico dell’azienda E.B., 55 anni, per ipotesi di bancarotta fraudolenta e reati fiscali, all’ex presidente della Bcc Laudense G.C. e al direttore generale dell’istituto di credito F.P.

Riguardo alla banca, le indagini coordinate dal procuratore Vincenzo Russo ipotizzano comportamenti di bancarotta preferenziale, per un prestito “sulla fiducia” di un milione e mezzo di euro che era stato concesso dalla banca alla Obc e che poi si ritiene fosse stato recuperato con un’operazione di “ingegneria finanziaria” consistita nel far accendere un mutuo ipotecario a una società controllata da Obc, la Fabrin, proprietaria di immobili stimati ora circa 5 milioni di euro e passati nella disponibilità della Laudense. Un’operazione di recupero crediti che, se avvenuta appena prima del fallimento, può configurare un danno per gli altri creditori, oltre un centinaio, e che potrebbe ora essere revocata del giudice. A seguito di questa operazione finanziaria i militari guidati dal colonnello Marco Selmi hanno ravvisato nelle loro indagini anche ipotesi di ostacolo all’attività di vigilanza per le modalità con le quali questo credito in sofferenza sarebbe stato rappresentato alla Banca d’Italia.

All’imprenditore, alla guida dell’azienda dal 2007, viene invece contestato di aver distolto dal patrimonio dell’impresa oltre due milioni e mezzo di euro in più anni destinati a spese personali e familiari, attraverso il pagamento di stipendi a più di una decina di collaboratori stranieri che per gli inquirenti non sarebbero in realtà mai esistiti, con l’acquisto di orologi pregiati e anche con il noleggio di uno yacht da 20 metri, costato oltre 400mila euro.

Il fallimento era stato dichiarato all’inizio del 2010 ed erano stati licenziati 26 dipendenti, molti dei quali sarebbero ancora in attesa delle loro spettanze. Le indagini erano scattate a seguito di segnalazioni dell’ultimo amministratore riguardo a “spese personali” e anche su istanza del curatore fallimentare.

“Una banca svolge attività di interesse pubblico – sottolinea il procuratore Russo – e fenomeni come questo che abbiamo ipotizzato costituiscono un danno per i creditori ma anche per i risparmiatori e per quei lavoratori che si trovano sulla strada dall’oggi al domani. Si tratta di episodi inquietanti che possono avvenire anche in contesti insospettabili sui quali però abbiamo deciso di squarciare il velo”.

A conclusione delle indagini della guardia di finanza di Lodi sul fallimento delle Officine di Bagnolo Cremasco, storica industria metalmeccanica di Crespiatica, sono stati notificati tre avvisi di garanzia: al socio unico dell’azienda E.B., 55 anni, per ipotesi di bancarotta fraudolenta e reati fiscali, all’ex presidente della Bcc Laudense G.C. e al direttore generale dell’istituto di credito F.P.

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