n In arrivo nuove case popolari in via Leonardo da Vinci. Un complesso di 44 alloggi verrà promosso dal comune di Lodi e dall’Azienda lombarda di edilizia residenziale (Aler). Il progetto per il quartiere di San Fereolo prevede la costruzione di una palazzina di cinque piani. Un edificio che verrà realizzato per dare un po’ di ossigeno al bisogno di case nel capoluogo. Le ultime graduatorie sull’edilizia residenziale pubblica registrano infatti un numero di richieste ancora in crescita, che hanno raggiunto quota 473 domande per il 2011, contro le 425 dell’anno precedente.
Per ampliare la disponibilità di alloggi pubblici, è stato messo in cantiere un “mix” residenziale che sarà formato da 12 appartamenti a canone sociale (di cui 7 verranno ceduti al comune), 16 alloggi a canone moderato, 6 alloggi di edilizia convenzionata che verranno messi in vendita, 10 alloggi che verranno assegnati con patto di futura vendita, oltre a 22 posti auto coperti.
L’investimento per l’intervento è di 7 milioni e 700mila euro (comprensivi del valore dell’area), di cui una parte è stata coperta da fondi inseriti nel piano casa. Per garantire la realizzazione dell’opera in via Leonardo da Vinci, palazzo Broletto ha accettato di destinare a questo scopo i finanziamenti ottenuti per la riqualificazione dell’ex istituto sordomuti di via Fé. Comune e Aler avevano infatti presentato alla regione Lombardia i progetti relativi a via da Vinci e via Fè, chiedendone l’inserimento nell’accordo di programma per il piano nazionale di edilizia abitativa.
Entrambe le iniziative sono state approvate, con l’assegnazione di un contributo di 850mila euro al comune e di 1 milione di euro ad Aler. «Nel caso di Aler, tuttavia, tali risorse sarebbero state insufficienti a permettere la realizzazione del progetto - spiega l’assessore comunale alle opere pubbliche del comune, Enrico Brunetti - così si è deciso di accorpare i due finanziamenti e di puntare sulle case di via Leonardo da Vinci». Soddisfazione è stata espressa per l’accordo da parte della presidenza dell’Aler di Lodi. «Sul progetto c’è già un’intesa di massima, che esamineremo formalmente nella giornata di lunedì - dichiara il presidente di Aler, Carlo Facca - è stata trovata una soluzione per ottimizzare le risorse a favore del territorio».
Infine dal comune di Lodi hanno informato che comunque non verrà abbandonata la ristrutturazione di un’ala dell’ex istituto per sordomuti di via Fé. «Verrà promosso un progetto di “social housing” sul modello di quello realizzato nel 2009 in collaborazione con la cooperativa DarCasa - conclude l’assessore Brunetti - un piano che ha portato alla realizzazione di 6 alloggi tramite la ristrutturazione di un edificio di proprietà comunale in zona Marescalca. Il progetto verrà sviluppato coinvolgendo una cooperativa sociale».
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