Da Francoforte a San Colombano per cancellare plastica e rifiuti

La “missione” di Susanne Gerhardt, che si prodiga per ripulire la collina assieme ad altri volontari

Tutto è cominciato in Germania, negli anni Ottanta, quando suo padre, fisico e ricercatore, parlava a lei e alle sue sorelle dei rischi connessi al buco dell’ozono. L’attenzione all’ambiente è poi maturata nell’attivismo nel 2020 a San Colombano. Era infatti il primo lockdown quando Susanne Gerhardt, 56enne originaria di Francoforte sul Meno ma residente in paese dal 2012 (dopo una lunga permanenza a Milano), ha iniziato a pulire la città e la collina, inizialmente da sola, in gruppo: «Lo showroom presso il quale lavoravo (Gerhardt è graphic designer, e in passato ha realizzato lavori per diverse realtà, compreso il gruppo Intesa Sanpaolo, ndr) era chiuso – racconta – di conseguenza, disponevo di molto tempo libero, che ho impiegato in passeggiate. Andando sulla collina ho trovato moltissimi rifiuti, soprattutto plastica, lattine e vetro, e l’abbandono della spazzatura a me, personalmente, dà un fastidio forte: per questo ho iniziato a raccoglierli da sola». I social network sono stati invece molto importanti per la sua adesione a Plastic Free, onlus della quale è referente per il paese, e per la costituzione del gruppo impegnato nelle bonifiche: «Sono venuta a conoscenza di questa associazione per caso su Facebook, e poi li ho contattati, diventando così parte di una rete di persone come Iulia Mehes, referente di Lodi, che si scambiano continuamente idee. Puliamo San Colombano quasi ogni domenica, con iniziative aperte a tutti. Su WhatsApp invece abbiamo costituito il gruppo #Domenicapulita, costituito da 26 persone di tutte le età, tra le quali i soci Plastic Free, alcuni membri di Legambiente San Colombano e altre persone di Borghetto. Intendiamo fare la nostra parte, come piccola realtà di paese, per rendere il pianeta un luogo più vivibile. In settembre vorremmo anche partire con delle iniziative nelle scuole». La sua passione ha trovato un ottimo riscontro anche nei termini di collaborazione con le istituzioni locali: «Faccio parte anche di Legambiente e dell’associazione Il Picchio Verde, e come gruppo collaboriamo spesso con Pier Borella, presidente del Parco della Collina, e il 22 agosto abbiamo stilato un protocollo d’intesa con il Comune». La raccolta dei rifiuti e la sensibilizzazione al non abbandonarli costituisce però solo un primo, ma necessario, passo verso uno stile di vita sostenibile, del quale anche San Colombano può essere protagonista, in veste turistica: «Il borgo è stata una storica meta del turismo di prossimità per i milanesi. Sarebbe bello rilanciarlo in questo senso, con le sue bellezze naturali e storiche e con i suoi prodotti di eccellenza: vini, miele, ciliegie e salame» suggerisce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA