Dai sindaci un grido d’allarme:

«Impossibile garantire i servizi»

«I tagli stanno diventando insostenibili. Di questo passo non riusciremo a garantire più i servizi. Stiamo parlando del riscaldamento delle scuole, dello spazzamento neve e della manutenzione delle strade». È un grido di dolore quello che si leva dai municipi, sottoposti a una mannaia costante. E i sindaci non esitano a lanciare l’allarme. «Queste sforbiciate delle risorse avranno conseguenze sui cittadini - afferma il primo cittadino di Brembio Giuseppe Sozzi -, il comune che amministro ha più di 2.700 abitanti, ridurre di 133mila euro i trasferimenti ci metterà a dura prova. È sempre più difficile resistere in queste condizioni. Così ci costringono ad aumentare le tasse. E poi in molti piccoli municipi le spese sono ridotte all’osso, i costi sono al minimo. Io come sindaco prendo 355 euro lordi al mese».

A Sant’Angelo la batosta non sarà da meno, in due anni il Comune ha visto un milione e mezzo di trasferimenti in meno: «I comuni sono l’ultimo anello dello Stato, il cittadino ci sente più vicini - dice il sindaco Domenico Crespi -, noi abbiamo mantenuto i servizi ma facendo i salti mortali e ottimizzando le risorse, senza fare sprechi. Insomma, siamo rimasti con i piedi per terra, stando attenti al bilancio. Non sappiamo fino a quando la situazione potrà andare avanti così, la gente è alle prese con sfratti e disoccupazione».

Lodi perderà 5 milioni di euro. Una vera stangata. «Questi dati dimostrano quanto stavamo dicendo da mesi. A pagare tutto questo saranno i cittadini di Lodi - commenta l’assessore del Broletto Giambattista Pera -. Con la riduzioni delle somme degli anni scorsi, abbiamo operato una riorganizzazione delle nostre attività, ma la diminuzione delle risorse è sensibile, tanto che siamo stati costretti ad enormi sforzi. E occorre considerare che questi 5 milioni in meno sono solo una parte delle somme che non avremo più a disposizione. Bisogna conteggiare le minori risorse che vengono erogate dalle regioni, ad esempio nel settore dei servizi sociali. E poi le minori spese del provvedimento del governo sulla cosiddetta revisione della spesa». Flavio Parmesani, sindaco di Casale, sottolinea che la giunta appronta bilanci volti alla cautela, «sotto-stimiamo le entrate per non avere sorprese, però c’è da augurarsi che i cittadini capiscano che le amministrazioni non possono arrivare sempre ovunque». La riduzione di alcuni servizi potrebbe essere dietro l’angolo.

Vidardo è stato più fortunato rispetto ad altri, all’appello mancano 48.639 euro, questo non significa che non ci sia preoccupazione: «C’è stata un’esplosione di costi con i servizi alla persona - spiega il sindaco Oscar Fondi -, l’aliquota Imu è stata maggiorata anche perché non si riusciva a far quadrare i conti. Ci stiamo muovendo con piccoli investimenti, asfaltature e parchi, per non rischiare l’anno prossimo con il Patto stabilità». Casi decisamente rari quelli dei comuni che hanno un surplus di trasferimenti. L’amministrazione più fortunata è Montanaso. Negli ultimi anni le risorse girate dallo Stato hanno avuto un’impennata. «Ciò dipende dalle previsioni di gettito sull’Imu che il governo aveva sbagliato - dice il sindaco Luca Ferrari -. Aveva fatto dei calcoli che non erano corrispondenti alla realtà e ci ha girato i trasferimenti mancanti».

Gr. Bo.

Mat. Bru.

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