Dal Veneto al Lodigiano per far esplodere i bancomat: sette arresti dei carabinieri - VIDEO
La banda di giostrai è accusata di aver colpito dal 2017 fino all’inizio del periodo Covid
Esplosioni per svuotare i bancomat: è scattata all’alba un’operazione dei carabinieri di Verona tesa a colpire una banda che tra il 2017 e il 2020 avrebbe svaligiato con esplosivi una trentina di sportelli bancari automatici tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, anche nelle province di Lodi, Verona, Vicenza, Bergamo, Bologna e Modena, per un bottino di un milione e mezzo di euro. Sette per ora i fermi per le ipotesi, a vario titolo, di furto pluriaggravato e di violazione delle leggi sulle armi sono scattati tra Verona, Vicenza, Padova e Treviso e sono stati recuperati ordigni artigianali, due pistole e numerosi attrezzi da scasso.
Il modus operandi oramai collaudato prevedeva che il gruppo, all’interno del quale erano stabiliti ruoli ben precisi, e appartenente al mondo dei giostrai, raggiungesse l’obiettivo con potenti autovetture rubate, alle quali erano state applicate targhe contraffatte per eludere i sistemi di rilevazione targa comunali. Mentre alcuni si dedicavano a presidiare l’area armati di pistola e armi semiautomatiche, gli altri usando utensili artigianali fabbricati allo scopo inserivano il congegno esplosivo, comunemente detto “marmotta”, nel dispositivo bancomat dell’istituto di credito/ufficio postale facendolo deflagrare con l’ausilio di una batteria per auto collegata con un cavo elettrico.
L’episodio più grave è quello avvenuto il 10 febbraio del 2020 alle ore 4 di notte a Legnago in danno della locale agenzia “Sparkasse” durante il quale vennero esplosi due colpi di fucile automatico AK47 “Kalasnikov” all’indirizzo di un equipaggio di militari dell’Arma di Legnago intervenuti durante un ordinario servizio di perlustrazione, che avevano colpito solo l’autoradio lasciando illesi gli occupanti.
Le attività investigative avevano consentito, quindi, d’individuare il luogo dove i soggetti custodivano le armi ovvero in un casolare abbandonato nella campagna vicentina. Proprio in questa località, nel comune di Montegalda in provincia di Vicenza, la notte del 5 settembre 2020, nel corso di uno specifico servizio svolto dagli investigatori, coadiuvati nella fase operativa da rinforzi del comando provinciale carabinieri di Verona e Vicenza, venivano tratti in arresto nella flagranza di reato due dei componenti del sodalizio proprio mentre, unitamente agli altri poi datisi alla fuga, stavano dissotterrando le armi e si stavano apprestando ad eseguire un’altra serie di assalti.
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