Derubata un’altra paziente all’ospedale di Lodi
È il terzo caso: due donne la scorsa settimana sarebbero state vittime dei ladri in corsia
Dopo il caso di due anziane a cui sono scomparsi i pochi oggetti di valore in possesso nella camera d’ospedale, questa volta è C.K. a raccontare quanto le è accaduto. I fatti risalgono ancora alla fine del mese di ottobre, quando la donna è stata ricoverata per due giorni nel reparto obi, osservazione breve intensiva. Due giorni in cui C.K. è rimasta semincosciente prima di riprendersi definitivamente e ritornare nella propria abitazione. Lì però si accorge che le manca qualcosa. «Due collane» specifica la donna che inizialmente non si era accorta della mancanza. «Semplicemente pensavo che prima di essere portata in ospedale i miei familiari me le avessero tolte. Inizialmente non mi ero proprio accorta, soprattutto perché dopo due giorni distesa a letto senza rendermi conto di cosa stesse accadendo intorno, a risveglio non avevo proprio pensato alle collane». Tornata a casa però appunto la scoperta. «Una è di poco valore, mentre l’altra ne vale 500 – spiega -. Non so chi possa avermela sfilata, quando e come. Al mio risveglio nella mia stanza c’erano due anziani e non penso proprio che possano avere a che fare con quanto accaduto. Inoltre, i parenti non possono entrare al momento negli ospedali quindi è da escludere. Mi chiedo quindi come possa essere successo». Già ad inizio novembre C.K. aveva quindi contattato l’ospedale e il pronto soccorso per sapere se avessero trovato le due collane o se comunque fossero presenti degli oggetti a suo nome in attesa di ritiro. «Già lì mi avevano detto di no – racconta -. Poi l’ospedale mi ha detto che comunque avrebbe fatto delle ricerche facendomi sapere, ma quando mi hanno richiamato mi hanno confermato che, contattando i reparti, non risultava alcun oggetto a mio nome. Quello che non capisco è quindi cosa possa essere successo». Come detto, la testimonianza di C.K. non è la prima di persone che raccontano di essere state derubate in ospedale. La scorsa settimana due donne della stessa stanza, nell’area gialla al secondo piano, si erano trovate il portafoglio svuotato, oltre a una catenina d’oro e a due tessere bancomat. Una di queste, per bocca di un parente, aveva comunque voluto rimarcare come le cure prestate fossero ottime.
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