
Avevano già messo i letti a castello e 10 profughi avrebbero dovuto arrivare martedì sera. Una segnalazione alla polizia locale, arrivata martedì stesso, però, ha bloccato il loro arrivo. I lavori sono ancora da terminare, manca l’agibilità, il bagno è incompleto, come i pavimenti, e gli allacciamenti agli impianti non ci sono. Ad accogliere i profughi inviati dalla prefettura sono il consorzio Migrazioni srl e la immobiliare San Maurizio in arrivo dal Piemonte. Due realtà dello stesso consorzio che, in via Popoli Uniti, a Secugnago, ha dovuto sgomberare 6 donne in seguito a un’ordinanza del sindaco Mauro Salvalaglio per problemi legati all’abitabilità.
L’appartamento, che fa capo a una immobiliare di San Colombano e che avrebbe dovuto ospitare i profughi, è al 57 di via Lodino. Una casa di cortile. I rustici all’interno sono stati ristrutturati per metà, rispettando anche le regole legate allo smantellamento dell’amianto. Una porzione di casa, invece, sta letteralmente crollando e l’altra, divisa in due appartamenti, è quella destinata ad accogliere i richiedenti asilo. I cavi degli allacciamenti impiantistici penzolano dalle finestre e attraversano il cortile, senza alcun sistema di sicurezza. Sotto le tegole c’è l’eternit e lo stabile di fianco rischia di crollare da un momento all’altro. Quattro anni fa circa si è insediato un cantiere con tanto di ponteggio. Due mesi fa, però, è stato smontato tutto. Lunedì hanno dipinto la facciata e portato le brande.
Subito è partita una segnalazione alla polizia locale. I vigili del Comune di Lodi hanno effettuato un sopralluogo e la prefettura ha bloccato l’arrivo degli stranieri.
«Si tratta di un immobile proposto all’ultimo bando - spiega dalla prefettura il capo di gabinetto Francesco Ramunni -, sul quale sono in corso accertamenti sulla conformità alla normativa urbanistico, edilizia e sanitaria. Nessun migrante pertanto verrà destinato alla struttura sino a quando la situazione non verrà definitivamente acclarata».
«Stiamo facendo ulteriori accertamenti - annota il comandante della polizia locale Angelo Di Legge - per capire se è presente una licenza di ristrutturazione. È presente una vecchia richiesta, ma non sappiamo se ci sia o no una autorizzazione. Siamo in attesa di riscontri da parte dell’ufficio tecnico».
«Della parte immobiliare - spiega per Migranti srl il vice presidente Leo Magnani - si occupa la società immobiliare. I vigili che hanno effettuato il sopralluogo hanno riscontrato che i lavori sono ancora in corso. la prefettura perciò ha bloccato l’arrivo degli stranieri. Ci hanno assicurato però che i lavori finiranno a breve. Manca la pavimentazione nell’atrio, gli allacciamenti impiantistici, i lampadari e la scatola del wc. Noi non siamo parte in causa, gestiamo gli operatori. Appena ci sarà l’agibilità accoglieremo i profughi. Aspettiamo indicazioni dalla prefettura».
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