Proseguono le indagini della squadra mobile della questura per fare luce sull’aggressione avvenuta alcuni giorni nel parcheggio vicino alla via Emilia a San Martino in Strada, all’uscita dalla palestra.
Gli agenti hanno fatto una verifica sulle uniche telecamere che ci sono in quella zona, ovvero quelle al distributore interno al parcheggio adiacente strada statale. Ma purtroppo quelle non hanno ripreso nessun movimento sospetto nell’orario in cui la donna, D.S. di 44 anni, un noto architetto di Lodi, è stata aggredita.
Uno sconosciuto, infatti, mentre lei riponeva la borsa nell’auto, è piombato su di lei e ha cercato di strangolarla stringendole qualcosa, forse una corda, attorno al collo. Lei ha gridato e si è dimenata per liberarsi, quindi si è presa un pugno in faccia ma è riuscita comunque a fuggire verso il centro sportivo e ricreativo da cui era appena uscita.
A quel punto l’uomo è fuggito, in direzione opposta alla sua. «O si è diretto verso i campi a piedi oppure è andato verso il parcheggio, perché non ho visto nessuna auto uscire e impegnare la statale» ha detto la donna raccontando i fatti di quella sera. Così i poliziotti hanno giocato subito la carta delle telecamere installate al distributore. Se il malvivente è andato in quella direzione, forse sono stati ripresi il suo passaggio o la sua fuga in auto. Ma i poliziotti, agli ordini del vice questore aggiunto Alessandro Battista, non hanno trovato nessun riscontro.
Sono in corso quindi altri accertamenti per cercare di dare un volto e un nome al misterioso aggressore. Si cerca anche di capire se ci sia un collegamento fra questo episodio e le indagini per stalking che avevano portato nei mesi scorsi alla denuncia dell’ex compagno della 44enne, un noto agente immobiliare di Lodi, sottoposto anche alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, ora revocata per decorrenza dei termini.
L’appello lanciato dalla donna, invece, affinché chi ha visto qualcosa si faccia vivo con le forze dell’ordine, non ha sortito al momento alcun effetto.
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