Dopo le proteste per il taglio degli alberi a Lodi viene introdotta la seconda perizia
L’assessore Caserini: «Scelte improntate a trasparenza e partecipazione» il primo banco di prova saranno i platani di viale Trento e Trieste, che rischiano di essere sacrificati per ragioni di sicurezza
Un secondo parere agronomico sulle condizioni di salute degli alberi e un passaggio nel sottogruppo alberi della commissione ambiente e territorio, con la possibilità di istanze e richieste anche da parte dei cittadini tramite i consiglieri comunali commissari. La procedura ordinaria per le valutazioni sul taglio degli alberi si definisce con maggiori approfondimenti e un’ulteriore apertura alla partecipazione della città. È la decisione dell’assessorato all’ambiente guidato da Stefano Caserini per provare a mettere a sistema una modalità di lavoro che tutti possano condividere, dopo le polemiche e le visioni differenti sulla gestione degli alberi da tagliare che sono emerse negli ultimi anni dell’amministrazione Casanova e anche nei primi mesi di amministrazione Furegato. Il primo banco di prova è legato ai platani di viale Trento e Trieste, il cui taglio è stato chiesto a più riprese da Rete Ferroviaria Italiana perché costituiscono un potenziale pericolo per la circolazione ferroviaria. Dopo la prima valutazione agronomica condotta dai tecnici di Astem, il Comune ha affidato l’incarico per una seconda perizia per valutare se vi siano possibilità alternative al taglio.
Nel dettaglio la procedura ordinaria prevede l’invio da parte di Astem dell’elenco con la valutazione delle criticità sugli alberi ogni tre mesi (a metà gennaio, aprile, luglio e ottobre) e una prima decisione sull’abbattimento o meno entro il mese successivo. Sugli alberi da abbattere scatterà quindi un parere di un tecnico agronomico esterno al Comune e parallelamente sarà richiesto il parere dei tecnici agronomi di Astem, con il coinvolgimento del sottogruppo per gli Alberi creato in seno alla Commissione Ambiente e Territorio. Entro il 30 luglio e il 30 gennaio ci sarà quindi la decisione definitiva sugli alberi da abbattere o mantenere. Accanto a questa procedura ordinaria, vi sarà sempre una procedura d’urgenza per le piante «di immediata pericolosità» per le quali scatterà il taglio immediato.
«L’attività sul taglio degli alberi è stato improntata da questa amministrazione da subito sulla trasparenza e sulla partecipazione, a partire dalla mappatura di 9mila piante tutte censite sulla pagina Alberi del Comune di Lodi – commenta l’assessore all’ambiente Stefano Caserini -. Nei prossimi mesi da questa stessa pagina sarà possibile adottare un albero e ogni pianta si arricchirà di una scheda con tutte le segnalazioni. La partecipazione è stata garantita dal percorso condiviso su Isolabella e su Isola Carolina, quest’ultimo ancora in corso. Per la prima volta abbiamo voluto condividere con la città le scelte di taglio delle piante, e non è poco. La decisione spetta sempre comunque al Comune, ma i cittadini ne hanno piena conoscenza e consapevolezza, e possono agire da stimolo per l’amministrazione. La tutela del patrimonio verde del Comune non è solo taglio piante, ma è evidente che su questo aspetto negli ultimi anni si sono concentrate le attenzioni dei cittadini».
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