Cani antidroga nelle scuole lodigiane. Mercoledì mattina la questura ha passato al setaccio ben quattro istituti superiori della città. In due casi è stata trovata la droga e alcuni studenti, tutti maggiorenni, sono finiti nei guai (uno addirittura per spaccio); negli altri invece tutto è filato liscio o quasi. I controlli sono stati richiesti dagli stessi dirigenti scolastici, per dare un messaggio ai ragazzi ed evitare che gli stupefacenti possano entrare nelle scuole. Altri blitz seguiranno anche nelle prossime settimane.
A Villa Igea, l’istituto professionale per l’agricoltura che si trova sulla provinciale 107 Lodi-San Martino, solo uno studente ha cercato buttare un piccolo involucro (con dentro pochi grammi di hascisc) dietro un armadietto, ma è stato comunque sorpreso dai cani e dai poliziotti e segnalato alla prefettura come “consumatore di stupefacenti”. «Siamo parzialmente soddisfatti, certo se non avessero trovato niente sarebbe stato meglio, ma purtroppo queste sostanze girano fra i ragazzi - spiega la vice preside Maddalena Merli -. Avevamo richiesto noi il controllo al questore, soprattutto per tutelare gli studenti minorenni».
Blitz anche all’istituto Einaudi di via Spezzaferri, a San Bernardo. Qui non è stata trovata droga, anche se i cani, passando davanti ai ragazzi usciti dalle classi (di terza e di quarta) hanno fiutato “qualcosa”. Uno infatti ha ammesso di aver fumato uno spinello poco prima, in stazione, mentre un altro aveva in tasca l’occorrente per macinare la droga e preparare gli spinelli. Entrambi sono maggiorenni e non sono incappati in nessuna sanzione. «Sono state controllate solo due classi, perché poi la voce si sparge fra i ragazzi e altri controlli diventano inutili - chiarisce la dirigete Virginia Vitale -. Quest’anno era la prima volta, anche se le visite sono periodiche e penso che facciano bene per i ragazzi».
Al liceo scientifico Gandini di via Giovanni XXIII tutto è filato liscio. «Hanno fatto un sopralluogo scegliendo alcune classi campione, poi hanno controllato i servizi e i corridoi - spiega il dirigente Abele Bianchi -. Alla fine gli agenti ci hanno fatto anche i complimenti perché la scuola era a posto e non avevano trovato nulla, nemmeno nei bagni. Sono controlli che vengono fatti periodicamente per la sicurezza e la prevenzione e per dare un segnale alle famiglie e ai ragazzi».
In un quarto istituto, che però non è stato reso noto, è andata molto peggio. Nelle tasche di un ragazzo di 20 anni, studente dell’ultimo anno e residente a Lodi, incensurato, gli agenti hanno trovato quattro bustine di marijuana, già confezionata in dosi, e circa 30 euro. La droga è stata sequestrata mentre lui è stato portato in questura e denunciato per “spaccio”.
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