
Due ospedali di prossimità a Casale e Codogno «contro la fuga dei pazienti»
INTERVISTA Il Dg di Asst Guido Grignaffini disegna il futuro della sanità Bassa
All’anagrafe sono entrambi ancora definiti come presidi ospedalieri. Ma Codogno e Casalpusterlengo hanno vocazioni diverse. E complementari. Anche perché identiche - a 5 chilometri di distanza - non avrebbe senso. Codogno è vocato a essere un ospedale per acuti e cronici e Casalpusterlengo un presidio per degenze a bassa intensità e riabilitative e sempre per cronici, pazienti oncologici compresi. È questa la visione portata avanti dal direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi Guido Grignaffini che guida l’Asst di Lodi da un anno, da gennaio 2024, e che abbiamo interpellato per delineare i progetti di sviluppo dei due poli sanitari pubblici della Bassa per i quali sono previsti anche due particolari maxi investimenti: a Codogno la realizzazione ex novo di una risonanza magnetica e a Casalpusterlengo la sostituzione dei due acceleratori lineari del bunker radioterapico.
»Gli obiettivi sono rispondere ai bisogni del territorio della Bassa ed evitare le fughe dei pazienti verso Asst confinanti, spesso fuori Regione verso Piacenza, partendo dal potenziamento di un’offerta che prevede per entrambi i presidi ospedalieri, sia Codogno che Casale, lo sviluppo di servizi per i pazienti cronici, che non devono “andare in giro” chissà dove per fare visite, terapie e controlli, devono avere una risposta di prossimità negli ambulatori dei due presidi - spiega il dottor Grignaffini -; Codogno si configura poi come ospedale per acuti, con il suo pronto soccorso, la terapia intensiva, una chirurgia che ha ancora margini di crescita, con l’ortopedia pronta a ripartire per piccoli interventi e con i suoi posti letto di medicina interna, cardio-pneumologia riabilitativa, oncologia, psichiatria, mentre Casalpusterlengo si configura come riferimento per le degenze di transizione, a bassa intensità, riabilitative, geriatriche riabilitativeche, come spesso in maniera errata si pensa, non sono meno importanti, anzi sono fondamentali. E su entrambi i presidi sono in corso e sono previsti investimenti importanti sia sotto il profilo strutturale sia strumentale».
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