È allarme rosso per il caldo

Sono soprattutto gli anziani e i bambini i più colpiti dal caldo soffocante di queste ore. Negli ultimi giorni gli interventi delle associazioni di soccorso della provincia di Lodi per svenimenti e malori provocati dall’afa si sono moltiplicati, sebbene nel suo complesso la situazione resti sotto controllo. Soltanto domenica nella Bassa sono stati una ventina i malori legati all’aumento delle temperature, che hanno colto impreparati quanti ancora vivono in abitazioni senza condizionatori, dove si sono verificati tutti gli episodi che hanno richiesto la mobilitazione dei sanitari. La dinamica è sempre la stessa: l’eccessiva esposizione al calore fa si che il corpo si disidrati, la sudorazione si arresta e di conseguenza la temperatura corporea sale. Gli effetti immediati sono nausea, senso di stanchezza, tachicardia. La persona in alcuni casi s’assopisce, in altri invece sviene. Perché si riprenda occorre reintegrare i liquidi e spesso basta un’iniezione di fisiologica. Talvolta è invece sufficiente il cambiamento d’aria dall’abitazione all’ambulanza perché il malcapitato cominci a stare meglio. Gli accorgimenti da seguire onde evitare che questi episodi accadano sono perciò molto semplici, quelli che i medici ripetono da sempre: bere molta acqua e areare il più possibile i locali. Le situazioni in cui i soccorritori si sono trovati a operare negli ultimi giorni sono tutte caratterizzate infatti dalla combinazione di alcuni fattori: stanze senza ricircolo d’aria perché abitate da persone per lo più anziane impossibilitate ad esempio ad alzarsi e magari sole. Fino al paradosso di una signora in là con gli anni che si è sentita male perché nell’appartamento era stato acceso per sbaglio il riscaldamento anziché il condizionatore. Un caso limite, naturalmente.

Quanto invece al quadro generale, secondo il responsabile della centrale operativa del “118” di Lodi Giorgio Beretta si può stare tranquilli: «Non si è verificata al momento una situazione epidemiologica preoccupante nella provincia di Lodi», assicura. Ieri pomeriggio intanto, per combattere il gran caldo, durante le commemorazioni dei martiri del Poligono in piazza Broletto a Lodi, il comune ha provveduto a distribuire gratis bottigliette d’acqua.

Ma cosa ci aspetta nei prossimi giorni? La colonnina del mercurio salirà ancora, fino quasi a toccare i 40 gradi di massima. Un’ondata di afa che investirà tutto il Lodigiano, con un disagio per l’umidità che raggiungerà il picco stagionale. L’allarme per le “temperature bollenti” dovrebbe durare sino al termine della settimana, quando le previsioni meteorologiche indicano un progressivo calo del calore.

Secondo i dati dell’Arpa, oggi nel territorio le temperature oscilleranno tra 24 gradi a 39 gradi. Domani invece si andrà da 22 gradi a 37 gradi. Verrà registrata anche una forte afa, come dimostrano anche i valori di Humidex, il bollettino realizzato dall’Arpa che rileva il disagio dovuto al calore. Sono previsti giorni di sofferenza, ovvero di disagio forte per tutte le principali città del territorio, a partire da Lodi, Sant’Angelo, Lodi Vecchio e Casale. Per l’Agenzia regionale per l’ambiente, Lodi rimane nel “rosso intenso” del livello 4, con un conseguente disagio alla popolazione per la canicola d’agosto. Un trend che prosegue ormai da alcuni giorni, costringendo tutti a boccheggiare, nella speranza di trovare un po’ di refrigerio tra aria condizionata e piscine.

Nel fine settimana si sono registrate nel Lodigiano temperature sopra i 35 gradi, superiori di 6-8 gradi rispetto alle medie di riferimento del periodo. Tutto dipende dall’anticiclone africano, che sta portando fenomeni di alta pressione sulla Penisola e un caldo che diventa difficile da sopportare in Pianura Padana.

Temperature vicine ai 40 gradi, livelli di umidità record: un cocktail micidiale che sta mettendo a dura prova la resistenza dei lodigiani. Solo nella Bassa domenica una ventina di persone hanno accusato malori collegati al caldo insopportabile. Allerta in 18 città italiane

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