
È costato 300mila euro, ecco come “muore” il bar del Paesaggio
Sprofonda nel degrado il bar del Paesaggio, il locale in legno dell’Isolabella ancora inutilizzato per colpa d’infiltrazioni d’acqua. Per costruirlo il Broletto aveva messo sul piatto ben 300mila euro. In attesa che si definisca il contenzioso giudiziario in sede civile, la struttura resta in balìa dei vandali, fra transenne spostate e graffiti.
Il cantiere per il punto di ristoro in riva al fiume aveva incontrato numerose difficoltà. Il contratto con l’impresa appaltatrice era stato firmato a luglio 2012 dal Broletto, con termine di esecuzione stabilito in 120 giorni, successivamente portato a 229 giorni a seguito di una perizia di variante, con conclusione effettiva a giugno 2014, comprendendo 469 giorni di sospensione lavori e 152 giorni di proroga. Il Movimento 5 Stelle aveva presentato un esposto alla Corte dei conti.
L’amministrazione municipale guidata dall’allora sindaco Simone Uggetti aveva anche avviato un’iniziativa giudiziaria di tipo civile. Il ricorso del Comune è stato avviato per accertamento tecnico preventivo, che è un iter particolare che consente di verificare i presunti danni, in modo che le parti possano trovare un accordo sugli eventuali rimborsi. La richiesta danni del Broletto arriva fino a 288mila euro, comprensivi di spese di ripristino e danni di immagine.
Il contenzioso era stato aperto dal Comune nei confronti del progettista dell’opera: l’architetto Mario Cucinella. Richiesta danni del Broletto anche all’impresa esecutrice (Edil P.C.R. Srl di Sordio), al direttore dei lavori (architetto Luigi Trabattoni, ex dirigente in municipio) – rimasto direttore lavori fino al 4 marzo 2014 e non sino al termine lavori avvenuti in dato 30 giugno 2014, precisano i suoi avvocati - e al responsabile del procedimento per la realizzazione all’Isolabella (architetto e dipendente comunale Roberto Munari). I quattro soggetti citati però hanno sollevato numerose eccezioni e proprio recentemente il presidente del tribunale Tito Ettore Preioni si è espresso con un’ordinanza. Nel testo viene disposto che l’accertamento tecnico preventivo sia eseguito solamente per quanto riguarda Cucinella e l’impresa (più precisamente nella persona giuridica del fallimento), ritenendo invece che l’accertamento di responsabilità nei confronti di Trabattoni e Munari sia di competenza della Corte dei conti, in quanto dipendenti pubblici. L’accertamento degli eventuali danni sarà svolto dall’ingegnere Paola Rosa. Per eventuali opere di riqualificazione della struttura, il Comune a questo punto potrebbe attendere la definizione degli accertamenti. Intanto il bar è una “cattedrale nel deserto”, che rischia nel lungo periodo di marcire.
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