È il giorno dello sciopero generale: si chiede più giustizia sociale
Cgil e Uil in piazza per i diritti dei lavoratori e non solo, possibili disagi anche nel Lodigiano per trasporti e servizi al pubblico
Oggi è la giornata dello sciopero generale nazionale di otto ore indetto da Cgil e Uil, il precedente sciopero generale era stato fatto nel 2014, sempre dalle due sigle sindacali, contro l’introduzione del Jobs Act. Non aderisce la Cisl, che pure ha condiviso unitariamente le istanze presentate al governo.
La protesta è contro le politiche economiche del governo Draghi che si stanno per concretizzare nella Legge di bilancio, ma più in generale da mesi i sindacati stanno portando avanti una serie di richieste rimaste finora inascoltate. I sindacati chiedono maggiore giustizia sociale e più investimenti nella spesa sociale e nella sanità, nell’inclusione e nel contrasto alla povertà, e per una legge quadro sulla non autosufficienza, ma anche provvedimenti di giustizia fiscale, per un fisco più equo e progressivo, a maggior tutela dei lavoratori e dei pensionati, con una riforma della previdenza che superi la Legge Fornero, e infine soprattutto delle scelte di politiche industriali e di sviluppo per frenare le delocalizzazioni e le deindustrializzazioni, con investimenti pubblici a sostegno della transizione ambientale, energetica e digitale, e per la formazione e l’innovazione.
Dal Lodigiano almeno 200 iscritti ai due sindacati hanno annunciato la presenza a Milano, dove in mattinata è previsto il corteo di tutto il Nord Italia. «Le rivendicazioni di questo sciopero sono le stesse che stiamo portando avanti, inascoltati da mesi», dice Eliana Schiadà, segretario generale della Cgil di Lodi.
Non si prevedono blocchi totali ma probabili astensioni dal lavoro a macchia di leopardo, a incidere sulla produttività generale, con la possibilità di disagi, soprattutto nell’erogazione di servizi al pubblico. In questo senso, grande attenzione al trasporto pubblico: sul trasporto ferroviario, Trenord ha comunicato che si potrà registrare adesione da parte del personale dei gestori delle infrastrutture Ferrovienord e Rfi, e quindi «nonostante Trenord non sia coinvolta dall’agitazione, il servizio ferroviario lombardo potrà subire limitazioni o cancellazioni». I treni erano garantiti nella fascia oraria dalle 6 alle 9 e lo saranno dalle 18 alle 21. Anche Star e Line hanno emesso degli avvisi specificando che il servizio non sarà garantito a pieno regime per Star nelle fasce orarie dalle 8 alle 13,30 e dalle 16,30 fino a fine servizio, per Line nelle fasce dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 fino a fine servizio, sia per le linee extraurbane in Provincia di Lodi sia per le linee urbane di Lodi città e di Casale. Possibili disagi anche nei servizi al pubblico degli uffici della pubblica amministrazione centrale e locale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA