È polemica sul consiglio comunale

I contributi ai gruppi fanno discutere. I “5 stelle” devolveranno

in beneficenza parte dei soldi: «Così diamo l’esempio alla politica»

Il Pd però replica: «Noi non perseguiamo la linea del populismo»

Via libera ai contributi per i gruppi politici. Il Broletto stanzia 5.550 euro per le attività del consiglio comunale e dei suoi componenti. Ma è già polemica sull’utilizzo di questi fondi, ridotti rispetto agli anni scorsi. Il Movimento 5 stelle ha preso le distanze: «Noi devolveremo parte di questi soldi in beneficenza. Altro che populismo, il nostro gesto vuole essere un esempio alla politica, a tutti i livelli - dichiara il consigliere Luca Degano - invitiamo anche le altre forze a comportarsi in questo modo. Abbiamo deciso di ritirare questi soldi, perché altrimenti li avrebbero spesi in altre maniere, ma il surplus che non useremo per le strette necessità, anche da quanto ricevuto per la presenza in commissione, contiamo di darlo al volontariato».

Pronta la replica di Demetrio Caccamo del Partito democratico, il cui gruppo incasserà la somma maggiore, in relazione al più alto numero di eletti (1.500 euro): «C’è un costo della politica che va sostenuto. Noi non perseguiamo la linea del populismo - sottolinea -, bisogna inoltre considerare che questi soldi sono stati ridimensionati. Rispettiamo le scelte di altri gruppi e noi vedremo di impegnare i fondi nel migliore dei modi». Gli oltre 5mila euro sono relativi solo al secondo semestre del 2013, a cui vanno aggiunti poi i “gettoni di presenza” che percepiscono i consiglieri per le sedute del consiglio comunale e per le commissioni.

«Nel bilancio comunale sono stati dimezzati i contributi per i gruppi consigliari - afferma il presidente del consiglio comunale, Giampaolo Colizzi - è stato definito un fondo annuale di 500 euro per ogni capogruppo e 250 euro per ogni consigliere». I gruppi politici che beneficeranno per il 2013 dei contributi sono in tutto 12. I “grillini” riceveranno 250 euro. Oltre al Pd (capogruppo Caccamo più 10 consiglieri), la Lega nord (capogruppo Alberto Segalini più due consiglieri) riceverà 500 euro e stessa cifra per Lodi comune solidale (capogruppo Giorgio Daccò più due consiglieri). Percepiranno una somma di 375 euro il gruppo Nel solco di Guerini (capogruppo Antonio Restuccia più un consigliere), Sel per Lodi (capogruppo Michela Sfondrini e un consigliere), il gruppo Simone Uggetti sindaco (capogruppo Antonello Nardone più un consigliere), Cominetti progetto civico (capogruppo Giuliana Cominetti più un consigliere), il gruppo Giuliana Cominetti sindaco (capogruppo Adele Burinato più un consigliere) e Tadi sindaco con Primavera lodigiana (capogruppo Sergio Tadi più un consigliere). Infine il Nuovo centrodestra rappresentato dal solo Giovanni Ghizzoni (250 euro) e anche Forza Italia con Lorenzo Maggi (250 euro).

Come stabilito dal regolamento del consiglio, questi finanziamenti pubblici devono essere utilizzati secondo precisi criteri e per l’attività dei gruppi, che devono presentare un rendiconto delle spese, corredato da pezze giustificative. Gli eletti possono spendere questi soldi secondo vincoli precisi: attività e manifestazioni a carattere sociale e culturale; acquisto di libri, riviste, giornali e materiale informatico; servizi e materiali finalizzati all’attività del gruppo (ad esempio spese telefoniche).

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